Il fondo di scuola emiliana del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso è uno dei più importanti a livello internazionale: consta di circa 300 fogli, donati nel 1848 alle collezioni cittadine dal nobile genovese Marcello Durazzo (1790-1848) - raffinato ed esperto conoscitore della grafica antica - che soggiornando a Bologna aveva acquisito, attraverso gli ultimi eredi del Guercino e dei suoi allievi e nipoti Benedetto e Cesare Gennari, fogli autografi del maestro o appartenuti alla sua bottega.
Tra gli altri, il grande studio di nudo qui presentato, già proprietà di Cesare Gennari (1637-1688), si distingue per ‘modernità’ e per la sua bellezza senza tempo: a carboncino grasso su carta grigia, è esempio di una tipologia grafica dell’artista capace di seducenti morbidezze e abilissimi sfumati, con esiti atmosferici e ‘pittorici’ pur nel monocromo, forse memori della lezione della pittura tonale dei veneti, da Palma a Tiziano, così importante per l’artista fin dalla sua fase giovanile. Sappiamo peraltro dalle fonti che proprio in questo momento, tra 1616 e 1618, l’artista avrebbe animato a Cento, sua città natale, una “Accademia del nudo” proprio per la pratica del disegno.
Si tratta probabilmente di uno studio dal vivo, per l’immediatezza con cui sono resi, sullo sfondo, muretto, alveare, erba e staccionata su cui l’uccellino si posa con leggerezza.
(PRIARONE, 2021)
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCD:
Cesare Gennari; legato Marcello Durazzo 1848
TCL:
luogo di provenienza
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTZG:
XVII
DTSI:
1619
DTSV:
ca
DTSF:
1620
DTSL:
ca
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Guercino, Barbieri Giovanni Francesco
AUTA:
1591-1666
MTC
MTC:
carta grigia con filigrana
MTC:
cartoncino grasso
Misure (MIS)
MISU:
mm
MISA:
375
MISL:
565
Notizie storico-critiche (NSC)
Il fondo di scuola emiliana del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso è uno dei più importanti a livello internazionale: consta di circa 300 fogli, donati nel 1848 alle collezioni cittadine dal nobile genovese Marcello Durazzo (1790-1848) - raffinato ed esperto conoscitore della grafica antica - che soggiornando a Bologna aveva acquisito, attraverso gli ultimi eredi del Guercino e dei suoi allievi e nipoti Benedetto e Cesare Gennari, fogli autografi del maestro o appartenuti alla sua bottega.
Tra gli altri, il grande studio di nudo qui presentato, già proprietà di Cesare Gennari (1637-1688), si distingue per ‘modernità’ e per la sua bellezza senza tempo: a carboncino grasso su carta grigia, è esempio di una tipologia grafica dell’artista capace di seducenti morbidezze e abilissimi sfumati, con esiti atmosferici e ‘pittorici’ pur nel monocromo, forse memori della lezione della pittura tonale dei veneti, da Palma a Tiziano, così importante per l’artista fin dalla sua fase giovanile. Sappiamo peraltro dalle fonti che proprio in questo momento, tra 1616 e 1618, l’artista avrebbe animato a Cento, sua città natale, una “Accademia del nudo” proprio per la pratica del disegno.
Si tratta probabilmente di uno studio dal vivo, per l’immediatezza con cui sono resi, sullo sfondo, muretto, alveare, erba e staccionata su cui l’uccellino si posa con leggerezza.
(PRIARONE, 2021)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
MARCELLO DURAZZO
Data acquisizione (ACQD):
1848
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D1703
Citazione completa (BIL)
"Genova" 1950, n. 4; Bean 1969, p. 431; Mahon 1969, p. 221, n. 248; Roli 1972, p. 19; Boccardo 1990, pp. 60-61; Boccardo 1992, scheda n. 3 p. 34