Questo è tra i pochi fogli acquistati nel 1899 che in inventario venne registrato come antico, e non del XIX secolo, e riferito alla scuola fiamminga del Seicento.
Delle sei figure delineate a inchiostro, una – la dama assisa a terra, elegantemente vestita e nell’atto di indicare alla sua sinistra – è quella che è all’origine dell’agnizione dell’autografia di Sinibaldo Scorza di una prima parte dei disegni del nucleo acquisito il seguito alla vendita effettuata dallo scultore Norberto Montecucco nel 1899. Di essa infatti mi sono ricordato osservando un’incisione illustrante un disperso dipinto di Scorza, pubblicata nell’ambito de La Galerie du Palais Royal gravé d’après les tableaux des différentes écoles qui la composent (Parigi 1806), ove la stessa figura è rappresentata in controparte, dato il procedimento della stampa. Nonostante la notevole differenza di proporzioni rispetto all’incisione, il disegno della dama è senza dubbio preparatorio per quella tela, e quindi, correggendo l’iniziale riferimento inventariale a ignoto artista del XVIII secolo e quello pure generico ma più significativo – successivamente espresso da Mario Bonzi – ad anonimo fiammingo del XVII secolo, va sicuramente ascritto alla mano di Scorza. Analoga destinazione devono aver avuto gli altri soggetti delineati sul foglio, ma al momento non sono in grado di individuare le opere in relazione ancorché la donna seduta di profilo, che si direbbe che l’artista abbia studiato da due angolazioni leggermente diverse, assomigli parecchio a quella, in analoga postura, che compare a sinistra, abbastanza in primo piano e in luce rispetto a gruppo di figure più nell’ombra, nel grande disegno di Scorza del Muzeum Narodowe di Cracovia (XV Rr. 735) che Jan Ostrowski ha pubblicato come pertinente la serie dei Mesi dell’anno, riconoscendolo in alternativa come Marzo o Aprile (Ostrowski 1992, fig. 7).
Solo in termini ipotetici, invece, si può mettere in rapporto il ragazzo colto nel sonno, sul foglio in alto a destra, col bimbetto in atteggiamento dormiente rappresentato nel Maggio, sempre della raccolta polacca (MNK XV Rr. 736). (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 54)
Sul verso, sulla carta di controfondo, in basso a destra "Acquisto Montecucco N.° 19", sotto "12364"
Notizie storico-critiche (NSC)
Questo è tra i pochi fogli acquistati nel 1899 che in inventario venne registrato come antico, e non del XIX secolo, e riferito alla scuola fiamminga del Seicento.
Delle sei figure delineate a inchiostro, una – la dama assisa a terra, elegantemente vestita e nell’atto di indicare alla sua sinistra – è quella che è all’origine dell’agnizione dell’autografia di Sinibaldo Scorza di una prima parte dei disegni del nucleo acquisito il seguito alla vendita effettuata dallo scultore Norberto Montecucco nel 1899. Di essa infatti mi sono ricordato osservando un’incisione illustrante un disperso dipinto di Scorza, pubblicata nell’ambito de La Galerie du Palais Royal gravé d’après les tableaux des différentes écoles qui la composent (Parigi 1806), ove la stessa figura è rappresentata in controparte, dato il procedimento della stampa. Nonostante la notevole differenza di proporzioni rispetto all’incisione, il disegno della dama è senza dubbio preparatorio per quella tela, e quindi, correggendo l’iniziale riferimento inventariale a ignoto artista del XVIII secolo e quello pure generico ma più significativo – successivamente espresso da Mario Bonzi – ad anonimo fiammingo del XVII secolo, va sicuramente ascritto alla mano di Scorza. Analoga destinazione devono aver avuto gli altri soggetti delineati sul foglio, ma al momento non sono in grado di individuare le opere in relazione ancorché la donna seduta di profilo, che si direbbe che l’artista abbia studiato da due angolazioni leggermente diverse, assomigli parecchio a quella, in analoga postura, che compare a sinistra, abbastanza in primo piano e in luce rispetto a gruppo di figure più nell’ombra, nel grande disegno di Scorza del Muzeum Narodowe di Cracovia (XV Rr. 735) che Jan Ostrowski ha pubblicato come pertinente la serie dei Mesi dell’anno, riconoscendolo in alternativa come Marzo o Aprile (Ostrowski 1992, fig. 7).
Solo in termini ipotetici, invece, si può mettere in rapporto il ragazzo colto nel sonno, sul foglio in alto a destra, col bimbetto in atteggiamento dormiente rappresentato nel Maggio, sempre della raccolta polacca (MNK XV Rr. 736). (Boccardo in Boccardo, Priarone 2017, p. 54)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
acquisto
Nome (ACQN):
N. Montecucco
Data acquisizione (ACQD):
1899
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D1344
Bibliografia (BIB)
BIBA:
P. Boccardo / M. Priarone
BIBD:
2017
BIBN:
scheda 13 p. 54
Citazione completa (BIL)
P. Boccardo, M. Priarone, Sinibaldo Scorza (1589-1631), Genova, Sagep, 2017