Da un palazzo all'antica alcune figure calano nella strada sottostante una figura maschile sorretta da altri personaggi che lo stanno ricevendo e sorreggendo. Ad assistere a questa scena troviamo diversi gruppi di astanti dall'aria affranta e disperata, in particolare una coppia di figure sulla destra sorregge un vessillo sul quale si può chiaramente leggere l'iscrizione SPQR.
Codifica Iconclass (DESI)
98A(+9) eventi e situazioni dalla storia classica (+ appartenenti alla storia romana)
Titolo (SGTT)
Scena di storia antica (Peste Antonina?)
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D1271
INVC:
Musei di Starda Nuova- Gabinetto Disegni e Stampe
Cronologia (DT)
DTZG:
XVII-XVIII
DTSI:
1672
DTSF:
1742
MTC
MTC:
matita grafite
MTC:
Penna e inchiostro metallogallico
MTC:
pennello e inchiostro acquarellato
MTC:
carta bianca
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno mostra una scena di storia romana, come suggerisce l’iscrizione SPQR posta su un vessillo militare, impaginata su uno sfondato architettonico che modula la scena e le figure che la animano. Lo stile delle figure è coerente con quello di Domenico Parodi nella sua fase di massima resa qualitativa tra l’inizio del Settecento ed i primi due decenni. In particolare, qui si propone una datazione attorno entro la prima decade del XVIII secolo in quanto il tratto, vicino alla maniera romana, ed il tema si avvicinano all’olio su rame raffigurante La Morte di Lucrezia, datato e firmato 1703 dallo stesso Parodi; la scelta di un episodio tratto dalla storia romana potrebbe suggerire un eventuale pendant alla placca sopracitata, forse componenti di una più ampia serie di opere raffiguranti episodi romani. Per quanto riguarda l’iconografia, è possibile identificare la scena con la peste Antonina, avvenuta tra il 165 ed il 180 d.C. sotto l’imperatore Marco Aurelio ed il reggente Lucio Vero, quest’ultimo, secondo cui alcune fonti antiche morì proprio a causa del morbo, potrebbe identificarsi con la figura morente che viene issata al centro della scena.
Da un palazzo all'antica alcune figure calano nella strada sottostante una figura maschile sorretta da altri personaggi che lo stanno ricevendo e sorreggendo. Ad assistere a questa scena troviamo diversi gruppi di astanti dall'aria affranta e disperata, in particolare una coppia di figure sulla destra sorregge un vessillo sul quale si può chiaramente leggere l'iscrizione SPQR.
Codifica Iconclass (DESI)
98A(+9) eventi e situazioni dalla storia classica (+ appartenenti alla storia romana)
Iscrizioni (ISR)
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto in basso al centro
ISRI:
179
ISRL:
italiano
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto in basso a destra
ISRI:
Rac. ta Durazzo
ISRL:
italiano
ISRT:
corsivo
ISRP:
Verso in alto a destra
ISRI:
Cart. 19 n 179
Martirio
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Verso in alto a destra
ISRI:
179
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto al centro a destra
ISRI:
|2256
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto al centro a destra
ISRI:
1660
ISRL:
numeri arabi
ISRT:
corsivo
ISRP:
Recto al centro a destra
ISRI:
N 1100
Notizie storico-critiche (NSC)
Il disegno mostra una scena di storia romana, come suggerisce l’iscrizione SPQR posta su un vessillo militare, impaginata su uno sfondato architettonico che modula la scena e le figure che la animano. Lo stile delle figure è coerente con quello di Domenico Parodi nella sua fase di massima resa qualitativa tra l’inizio del Settecento ed i primi due decenni. In particolare, qui si propone una datazione attorno entro la prima decade del XVIII secolo in quanto il tratto, vicino alla maniera romana, ed il tema si avvicinano all’olio su rame raffigurante La Morte di Lucrezia, datato e firmato 1703 dallo stesso Parodi; la scelta di un episodio tratto dalla storia romana potrebbe suggerire un eventuale pendant alla placca sopracitata, forse componenti di una più ampia serie di opere raffiguranti episodi romani. Per quanto riguarda l’iconografia, è possibile identificare la scena con la peste Antonina, avvenuta tra il 165 ed il 180 d.C. sotto l’imperatore Marco Aurelio ed il reggente Lucio Vero, quest’ultimo, secondo cui alcune fonti antiche morì proprio a causa del morbo, potrebbe identificarsi con la figura morente che viene issata al centro della scena.
