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Ritratto di dama

Musei di Strada Nuova
OGT
OGTD:
disegno
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
De Ferrari, Gregorio
AUTA:
1647-1726
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Il disegno è lo studio di un ritratto di dama
Codifica Iconclass (DESI)
61BB11
Titolo (SGTT)
Ritratto di dama
SGT
SGTI:
ritratto di dama
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 1011
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
fine
DTM:
analisi stilistica
DTZG:
XVII
DTSI:
1647
DTSV:
ca
DTSF:
1690
DTSL:
ca
MTC
MTC:
carboncino
MTC:
pennello e tempera nera
MTC:
biacca
MTC:
carta grezza contro fondata
MTC:
matita nera
Notizie storico-critiche (NSC)
I pochi efficaci tratti, variamente modulati, restituiscono l'immagine di una giovane dama la cui posa e composizione non può non ricordare il celebre "Ritratto di Paola Adorno Brignole-Sale" di Van Dyck (Genova-Palazzo Rosso) . L'unica significativa variabile dal dipinto è la scelta di sostituire l'emblematico pappagallo sul bracciolo della poltrona con un cagnolino ai piedi dell'effigiata. Dettaglio che esclude l'ipotesi di un esercizio di copia ma di una vera e propria meditazione e rivisitazione dell'opera. La relazione diretta con il dipinto e una mancanza di attribuzione del foglio da parte di Marcello Durazzo - che però l'aveva inserito in una cartella con disegni di Domenico Piola e Gregorio De Ferrari - implicò che venne registrato nell'inventario della collezione del Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso come "maniera di Van Dyck" e quindi collocato tra le opere di scuola fiamminga. Piero Boccardo lo restituisce al De Ferrari individuandolo come opera giovanile che permette di ampliare la conoscenza dell'artista nel campo della ritrattistica di cui si conoscono ancora pochi esemplari. Il disegno mostra tutte le caratteristiche tecniche e luministiche - rese dal contrasto della tempera nera e la stesura notevole della biacca - della grafica del De Ferrari precedente al 1690 circa. (P. Boccardo 1999)

Persona