Netsuke che raffigura la divinità cinese Zhōng Kui, nota in Giappone come Shōki (鍾馗), intenta a sorreggere con una mano la falda di un ampio cappello da generale, appesantito dalla presenza di un oni (鬼 demone) con corna corte e zanne che fuoriescono dalla bocca. Shōki regge nella mano sinistra una spada a lama dritta di foggia cinese, nascosta dietro la schiena.
Si tratta della rappresentazione della leggenda, secondo cui l'imperatore Xuan Zhong (685-762) fece un sogno, nel quale apparivano due fantasmi: uno piccolo e dall'aspetto demoniaco, l'altro grande con le sembianze di un generale. Dopo aver rubato degli oggetti dalla corte imperiale, il demone era stato trovato e ucciso dall'altro spirito che si era poi presentato all'imperatore come Zhōng Kui (Shoki), giurando di proteggerlo da ogni oni o spirito malevolo. Il netsuke farebbe dunque riferimento al momento in cui i due fantasmi si incontrano. I due fori dell'himōtoshi si trovano sul retro.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: Shōki; demone.
Titolo (SGTT)
Shōki con Oni
SGT
SGTI:
personaggi del folclore
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
N-84
INVD:
1898
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1841
DTSF:
1860
MTC
MTC:
legno- intaglio, patinatura
Notizie storico-critiche (NSC)
Nella religione taoista, Shōki è venerato come divinità per mandare via i fantasmi o le entità maligne. Secondo la leggenda, egli era un medico (o studente) che morì prematuramente (o si suicidò), lasciando l'imperatore così rattristato che questi lo fece seppellire con le vesti di un generale. Quando l'imperatore si ammalò, gli comparve in sogno Shōki, annunciandogli che lo avrebbe protetto da ogni male. L'imperatore si svegliò guarito e raccontò di questo spirito benevolo che da allora fu venerato come "signore dei fantasmi" e le sue rappresentazioni usate come amuleto contro gli spiriti maligni. Sebbene il suo culto giunse in Giappone nel periodo Heian (794-1185), ebbe un picco di popolarità in epoca Edo (1603-1868), quando le sue rappresentazioni divennero centrali in molte opere artistiche.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRVE:
Giappone
TCL:
luogo di esecuzione/fabbricazione
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
N-84
INVD:
1898
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1841
DTSF:
1860
Autore (AUT)
AUTR:
scultore
AUTM:
firma,bibliografia
AUTN:
Gyokko
MTC
MTC:
legno- intaglio, patinatura
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
5.8
MISL:
2.5
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Netsuke che raffigura la divinità cinese Zhōng Kui, nota in Giappone come Shōki (鍾馗), intenta a sorreggere con una mano la falda di un ampio cappello da generale, appesantito dalla presenza di un oni (鬼 demone) con corna corte e zanne che fuoriescono dalla bocca. Shōki regge nella mano sinistra una spada a lama dritta di foggia cinese, nascosta dietro la schiena.
Si tratta della rappresentazione della leggenda, secondo cui l'imperatore Xuan Zhong (685-762) fece un sogno, nel quale apparivano due fantasmi: uno piccolo e dall'aspetto demoniaco, l'altro grande con le sembianze di un generale. Dopo aver rubato degli oggetti dalla corte imperiale, il demone era stato trovato e ucciso dall'altro spirito che si era poi presentato all'imperatore come Zhōng Kui (Shoki), giurando di proteggerlo da ogni oni o spirito malevolo. Il netsuke farebbe dunque riferimento al momento in cui i due fantasmi si incontrano. I due fori dell'himōtoshi si trovano sul retro.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: Shōki; demone.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
a intaglio
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
sul retro, in una cartella di forma pressoché rettangolare
ISRI:
Gyokko
Notizie storico-critiche (NSC)
Nella religione taoista, Shōki è venerato come divinità per mandare via i fantasmi o le entità maligne. Secondo la leggenda, egli era un medico (o studente) che morì prematuramente (o si suicidò), lasciando l'imperatore così rattristato che questi lo fece seppellire con le vesti di un generale. Quando l'imperatore si ammalò, gli comparve in sogno Shōki, annunciandogli che lo avrebbe protetto da ogni male. L'imperatore si svegliò guarito e raccontò di questo spirito benevolo che da allora fu venerato come "signore dei fantasmi" e le sue rappresentazioni usate come amuleto contro gli spiriti maligni. Sebbene il suo culto giunse in Giappone nel periodo Heian (794-1185), ebbe un picco di popolarità in epoca Edo (1603-1868), quando le sue rappresentazioni divennero centrali in molte opere artistiche.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
N-84
FTAF:
tif
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Zoccheddu Miryam
BIBD:
2021
BIBN:
pp. 67-68, n. 29
Citazione completa (BIL)
Zoccheddu Miryam, La radice che unisce. Un progetto di mostra: i netsuke del Museo d'Arte Orientale E. Chiossone di Genova e della Collezione Lanfranchi del Museo Poldi Pezzoli di Milano, tesi di laurea, 2020/2021.