Coppia di vasi; si tratta di due vasi gemelli in argento decorato, in entrambi, in alto, è presente in lamina d’oro il crisantemo, simbolo imperiale mentre sulle superficie panciute spiccano alberi di pino dai tronchi nodosi e dai rami verdi che si dipartono in molte diramazioni; il primo vaso ha un’ambientazione diurna in cui i pini si affacciano sul litorale sabbioso mentre il secondo predilige una luce lunare e l’alta marea; verosimilmente si tratta della veduta del litorale di Maiko no Haha tra Akashi e Suma, località presente nella poesia classica di Corte. È probabile che questi vasi siano stati donati a Edoardo Chiossone nel 1891, anno del suo pensionamento, proprio in virtù del soggetto ritratto ossia l’albero di pino, emblema, secondo la tradizione iconografia, di longevità, disciplina e dedizione, in un chiaro rimando ai gentiluomini in pensione.
Edoardo Chiossone era stimato e ben inserito nel contesto sociale giapponese; poteva contare su amicizie illustri dell’élite governativa, che ben lo agevolarono nel reperimento di opere d’arte da collezionare, nonché sui colleghi del Poligrafico, in modo particolare il direttore Generale Ryosuke Tokuno, ed era tenuto in gran considerazione anche dalla Casa Imperiale, oltre ad avere rapporti con altri stranieri e italiani, taluni occasionalmente in visita nel Paese del Sol Levante.
Per questo fu autore anche di ritratti tra cui, il più celebre, è senz’altro quello dell’Imperatore Meiji in alta uniforme poi fotografato e stampato in centinaia di esemplari che divennero immagini ufficiali di rappresentanza e di comunicazione nazionale e diplomatica. Testimonianza dell’apprezzamento della Casa Imperiale nei suoi confronti sono anche le numerose onorificenze che gli verranno conferite e alcuni doni, tra cui la coppia di vasi d’argento, regalo dell’Imperatrice Madre.
Coppia di vasi; si tratta di due vasi gemelli in argento decorato, in entrambi, in alto, è presente in lamina d’oro il crisantemo, simbolo imperiale mentre sulle superficie panciute spiccano alberi di pino dai tronchi nodosi e dai rami verdi che si dipartono in molte diramazioni; il primo vaso ha un’ambientazione diurna in cui i pini si affacciano sul litorale sabbioso mentre il secondo predilige una luce lunare e l’alta marea; verosimilmente si tratta della veduta del litorale di Maiko no Haha tra Akashi e Suma, località presente nella poesia classica di Corte. È probabile che questi vasi siano stati donati a Edoardo Chiossone nel 1891, anno del suo pensionamento, proprio in virtù del soggetto ritratto ossia l’albero di pino, emblema, secondo la tradizione iconografia, di longevità, disciplina e dedizione, in un chiaro rimando ai gentiluomini in pensione.
Codifica Iconclass (DESI)
25H23
DES
DESS:
Paesaggio: paesaggio marino .
Notizie storico-critiche (NSC)
Edoardo Chiossone era stimato e ben inserito nel contesto sociale giapponese; poteva contare su amicizie illustri dell’élite governativa, che ben lo agevolarono nel reperimento di opere d’arte da collezionare, nonché sui colleghi del Poligrafico, in modo particolare il direttore Generale Ryosuke Tokuno, ed era tenuto in gran considerazione anche dalla Casa Imperiale, oltre ad avere rapporti con altri stranieri e italiani, taluni occasionalmente in visita nel Paese del Sol Levante.
Per questo fu autore anche di ritratti tra cui, il più celebre, è senz’altro quello dell’Imperatore Meiji in alta uniforme poi fotografato e stampato in centinaia di esemplari che divennero immagini ufficiali di rappresentanza e di comunicazione nazionale e diplomatica. Testimonianza dell’apprezzamento della Casa Imperiale nei suoi confronti sono anche le numerose onorificenze che gli verranno conferite e alcuni doni, tra cui la coppia di vasi d’argento, regalo dell’Imperatrice Madre.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01B-1569AB
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2011
BIBN:
pp. 127, 160, n. 129
BIBI:
tav. 129
Citazione completa (BIL)
Fiori d'Oriente. Arte e poesia, metafore e simboli nella cultura artistica e letteraria del Giappone, Catalogo della mostra, Genova 21 aprile - 30 ottobre 2011, a cura di Donatella Failla, Genova, Comune di Genova, 2011.
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Fiori d'Oriente. Arte e poesia, metafore e simboli nella cultura artistica e letteraria del Giappone, Catalogo della mostra, Genova 21 aprile - 30 ottobre 2011, a cura di Donatella Failla, Genova, Comune di Genova, 2011.