Statuetta di volpe
- OGT
- Indicazioni sull'oggetto (DESO)
- Statuetta raffigurante una tipologia di kitsune, le myōbu (命婦), volpi sacre legate al culto di Inari (稲荷), una divinità dello Shintoismo. Le myōbu sono volpi bianche, colore considerato di buon auspicio, alle quali nei secoli è stato attribuito il titolo nobiliare di myōbu, differenziandole così dalle maliziose kitsune dal pelo fulvo dette nogitsune (野狐). L'animale è seduto sulle zampe posteriori con la coda ritta. Le fauci sono leggermente spalancate mostrando la dentatura.
- Codifica Iconclass (DESI)
- 25F23(FOX)
- DES
- Titolo (SGTT)
- Statuetta di volpe
- SGT
- Inventario di museo o soprintendenza
- DTZ
- Cronologia (DT)
-
DTZS:
- prima metà
-
DTM:
- bibliografia
-
ADT:
- fine periodo Edo
-
DTSI:
- 1801
-
DTSF:
- 1850
- MTC
-
MTC:
- bronzo- fusione, patinatura, doratura
- Notizie storico-critiche (NSC)
- Sin dall'antichità, in Giappone le volpi sono venerate come guardiane delle risaie, in quanto predatrici dei roditori che devastano i campi e si addentrano nei granai. Per tale ragione e poiché la forma e il colore della loro coda ricordano proprio una spiga di riso, sono di conseguenza associate al dio Inari, kami dell’agricoltura, della fertilità e della prosperità. Lo stesso Inari veniva perciò inizialmente raffigurato accompagnato da una coppia di volpi, per poi nel tempo scomparire ed essere sostituito dalla sola rappresentazione delle sue messaggere. Le statue di kitsune sono molto diffuse nei santuari dedicati a Inari, contraddistinti proprio da coppie di volpi in pietra grigia poste ai lati delle entrate, spesso adornate da bavagli votivi rossi (涎掛け, yodarekake).
- Tipo scheda (TSK)
- OA
- Livello catalogazione (LIR)
- P
- Identificativo di origine
- xls_CH01B-1164
- Codice univoco (NCT)
-
Codice Regione (NCTR):
- 07
-
Numero catalogo generale (NCTN):
- 00410595
- Ente schedatore (ESC)
- C010025
- Ente competente (ECP)
- S236
- OGT
- Titolo (SGTT)
- Statuetta di volpe
- SGT
- Localizzazione geografico-amministrativa attuale (PVC)
-
Stato (PVCS):
- Italia
-
Regione (PVCR):
- Liguria
-
Provincia (PVCP):
- GE
-
Comune (PVCC):
- Genova
- Collocazione specifica (LDC)
-
LDCT:
- museo
-
LDCQ:
- civico
-
Denominazione (LDCN):
- Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone
-
Denominazione spazio viabilistico (LDCU):
- Piazzale Giuseppe Mazzini, 4
-
Denominazione raccolta (LDCM):
- Museo d'Arte Orientale Edoardo Chiossone
- Inventario di museo o soprintendenza
- DTZ
- Cronologia (DT)
-
DTZS:
- prima metà
-
DTM:
- bibliografia
-
ADT:
- fine periodo Edo
-
DTSI:
- 1801
-
DTSF:
- 1850
- Ambito culturale (ATB)
-
ATBD:
- ambito giapponese
-
ATBR:
- realizzazione
-
ATBM:
- bibliografia
- MTC
-
MTC:
- bronzo- fusione, patinatura, doratura
- Misure (MIS)
-
MISU:
- cm
-
MISA:
- 16.4
-
MISL:
- 15.2
- Stato di conservazione (STC)
-
Stato di conservazione (STCC):
- dato non disponibile
- Indicazioni sull'oggetto (DESO)
- Statuetta raffigurante una tipologia di kitsune, le myōbu (命婦), volpi sacre legate al culto di Inari (稲荷), una divinità dello Shintoismo. Le myōbu sono volpi bianche, colore considerato di buon auspicio, alle quali nei secoli è stato attribuito il titolo nobiliare di myōbu, differenziandole così dalle maliziose kitsune dal pelo fulvo dette nogitsune (野狐). L'animale è seduto sulle zampe posteriori con la coda ritta. Le fauci sono leggermente spalancate mostrando la dentatura.
- Codifica Iconclass (DESI)
- 25F23(FOX)
- DES
- Notizie storico-critiche (NSC)
- Sin dall'antichità, in Giappone le volpi sono venerate come guardiane delle risaie, in quanto predatrici dei roditori che devastano i campi e si addentrano nei granai. Per tale ragione e poiché la forma e il colore della loro coda ricordano proprio una spiga di riso, sono di conseguenza associate al dio Inari, kami dell’agricoltura, della fertilità e della prosperità. Lo stesso Inari veniva perciò inizialmente raffigurato accompagnato da una coppia di volpi, per poi nel tempo scomparire ed essere sostituito dalla sola rappresentazione delle sue messaggere. Le statue di kitsune sono molto diffuse nei santuari dedicati a Inari, contraddistinti proprio da coppie di volpi in pietra grigia poste ai lati delle entrate, spesso adornate da bavagli votivi rossi (涎掛け, yodarekake).
- Condizione giuridica (CDG)
-
Indicazione generica (CDGG):
- proprietà Ente pubblico territoriale
-
Indicazione specifica (CDGS):
- Comune di Genova
- Documentazione fotografica (FTA)
-
FTAX:
- documentazione allegata
-
FTAP:
- fotografia digitale
-
FTAN:
- CH01B-1164
- Citazione completa (BIL)
-
Citazione completa (BIL):
- Tabemono no Bi. Bellezza gusto immagine dei cibi giapponesi, Catalogo della mostra, Genova 31 ottobre 2015 - 11 settembre 2016, a cura di Donatella Failla, Genova, Sagep, 2016.
p. 121, n. 2
fig. 2
- Specifiche di accesso ai dati (ADS)
-
Profilo di accesso (ADSP):
- 1
-
Motivazione (ADSM):
- scheda contenente dati liberamente accessibili
- Compilazione (CMP)
-
Data (CMPD):
- 2022
-
Nome (CMPN):
- Capurro, Matteo
- Funzionario responsabile (FUR)
- Canepari, Aurora