Bruciaprofumi (e-kōro) a forma di fiore di loto con manico. Il corpo dell'oggetto è costituito da un loto non del tutto aperto, con i petali striati raccolti intorno alla capsula. Poggia su una piccola foglia accartocciata, dalla quale due steli strettamente allineati e uniti si alzano, dapprima adesi al fiore, quindi piegati orizzontalmente a formare l'impugnatura, che si flette infine all'estremità costituendo un piede d'appoggio leggermente obliquo. Il coperchio raffigura il lato superiore della capsula, con i fiori svuotati dei semi.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto assente
DES
DESS:
Fiore: loto.
SGT
SGTI:
fiore
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
B-1110
DTZ
DTZG:
XVII-XVIII
Cronologia (DT)
DTM:
bibliografia
ADT:
dinastia Qing
DTSI:
1644
DTSV:
post
DTSF:
1911
DTSL:
ante
MTC
MTC:
rifinatura a freddo
MTC:
lega metallica- fusione, patinatura
Notizie storico-critiche (NSC)
L'oggetto è un incensiere proveniente dalla Cina. Il corpo centrale, in cui veniva posto l’incenso da brucare, è costituito da un fiore di loto, non ancora completamente dischiusosi, appoggiato su una foglia. Il coperchio del corpo centrale rappresenta il fiore svuotato dei semi, “vuoto” ripreso anche nei tre caratteri incisi sulla parte inferiore del corpo dell’incensiere: “jiekong zhu”, “fuso per spiegare la vacuità”. Il loto è nel Buddhismo il simbolo di “illuminazione” di coloro che hanno meditato o che meditano sulla Legge più profonda (bodhisattva e buddha), il fiore che con il suo lungo stelo congiunge le profondità della sfera etera attraverso gli elementi del mondo senza esserne contaminato. La “purezza” attribuita a questo fiore è strettamente legata, inoltre, alle caratteristiche fisiche e ambientali del fiore stesso. Questo, infatti, nasce nel fango riuscendo a emergere dall’acqua per sbocciare in un bellissimo fiore bianco.
Bruciaprofumi (e-kōro) a forma di fiore di loto con manico. Il corpo dell'oggetto è costituito da un loto non del tutto aperto, con i petali striati raccolti intorno alla capsula. Poggia su una piccola foglia accartocciata, dalla quale due steli strettamente allineati e uniti si alzano, dapprima adesi al fiore, quindi piegati orizzontalmente a formare l'impugnatura, che si flette infine all'estremità costituendo un piede d'appoggio leggermente obliquo. Il coperchio raffigura il lato superiore della capsula, con i fiori svuotati dei semi.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto assente
DES
DESS:
Fiore: loto.
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
marchio
STMU:
1
STMP:
sotto la base
STMD:
marca a tre caratteri fusa a rilievo entro cartiglio rettangolare: Jiekong zhu
Notizie storico-critiche (NSC)
L'oggetto è un incensiere proveniente dalla Cina. Il corpo centrale, in cui veniva posto l’incenso da brucare, è costituito da un fiore di loto, non ancora completamente dischiusosi, appoggiato su una foglia. Il coperchio del corpo centrale rappresenta il fiore svuotato dei semi, “vuoto” ripreso anche nei tre caratteri incisi sulla parte inferiore del corpo dell’incensiere: “jiekong zhu”, “fuso per spiegare la vacuità”. Il loto è nel Buddhismo il simbolo di “illuminazione” di coloro che hanno meditato o che meditano sulla Legge più profonda (bodhisattva e buddha), il fiore che con il suo lungo stelo congiunge le profondità della sfera etera attraverso gli elementi del mondo senza esserne contaminato. La “purezza” attribuita a questo fiore è strettamente legata, inoltre, alle caratteristiche fisiche e ambientali del fiore stesso. Questo, infatti, nasce nel fango riuscendo a emergere dall’acqua per sbocciare in un bellissimo fiore bianco.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01B-1110
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2011
BIBN:
pp. 66, 134-135, n. 30
BIBI:
tav. 30
Citazione completa (BIL)
Fiori d'Oriente. Arte e poesia, metafore e simboli nella cultura artistica e letteraria del Giappone, Catalogo della mostra, Genova 21 aprile - 30 ottobre 2011, a cura di Donatella Failla, Genova, Comune di Genova, 2011.
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
Fiori d'Oriente. Arte e poesia, metafore e simboli nella cultura artistica e letteraria del Giappone, Catalogo della mostra, Genova 21 aprile - 30 ottobre 2011, a cura di Donatella Failla, Genova, Comune di Genova, 2011.