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Veduta del Monte Fuji nel "piccolo sesto mese"

Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Denominazione/dedicazione (OGTN)
kakemono
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
firma
AUTN:
Totoya, Hokkei
AUTA:
1780-1850
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originale in seta: ichimonji in kinran a fondo giallo-aranciato con girali a stelo singolo di fiori hōsōge e fogliami; chūberi e jōge dati da un paramento unico in donsu monocromo blu-nerastro con grandi disegni di corolle di susino stilizzate; jikushi in avorio tornito. In quest'opera, che riprende la celeberrima immagine del monte Fuji creata da Hokusai per la serie "Trentasei vedute del Fuji" (1830-1833), l'artista rappresenta la montagna con la cima che si staglia a destra e decorre verso sinistra in un declivio dolcemente incurvato. Sul lato sinistro del vulcano sono rappresentate delle foreste di conifere mentre una nube anulare fascia le pendici. Un cappuccio di neve dall'aspetto critallino connota la cima.
Codifica Iconclass (DESI)
61D(Fuji)
DES
DESS:
Elementi naturali: monte Fuji.
Titolo (SGTT)
Fugaku zu 富嶽図
SGT
SGTI:
Veduta del monte Fuji
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0341
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
iscrizione
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1837
DTSF:
1837
MTC
MTC:
inchiostro e colori su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
L'autore della kyōka calligrafata a sinistra è Garyōen Umemaro, capo del circolo di poesia kyōka Hanazon-ren, per conto del quale Hokkei produsse nel 1823 una nota serie di surimono intitolata "Hanazono Bantsuzukuri". Il significato umoristico della kyōka sta nel contraddire giocosamente la tradizione classica, in particolare nell'invertire il senso dell'antico attributo 'toki shiranu Fuji', il Fuji che non conosce stagioni, espressione che deriva da un waka dell'Ise Monogatari che parla del Fuji come perennemente coperto di neve, anche in estate.