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Strada della "Città Bassa" di Edo a Capodanno

Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Emakimono
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
confronto
AUTN:
Eirin
AUTA:
attivo nella prima metà del XIX secolo
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura nuova formato emakimono in seta: hyōshi in kinsha a fondo verde chiaro con disegni broccati in oro di arabeschi floreali; montatura interna color avorio con arabeschi in stile persiano; pomelli a testa piatta in legno e lacca semilucida. Il dipinto raffigura una strada non identificabile di Shitamachi - la Città Bassa alla periferia nord-occidentale di Edo nella seconda-terza decade del XIX secolo - in scorcio diagonale e combinando la prospettiva a volo d'uccello con quella lineare. La veduta presenta due file d'edifici a due piani divisi dalla via pubblica. Grazie a questa modalità compositiva, il pitture ha raffigurato tre aspetti del train de vie di Shitamachi: la varietà delle botteghe e dei negozi, dei ristoranti e dei venditori ambulanti; il traffico pedonale di compratori e passanti; qualche scenetta della vita privata degli abitanti. La scena è ambientata a Capodanno. Davanti al primo edificio a destra, una donna con un infante in spalla attorniata da cani randagi si rivolge a una domestica che si affaccia dietro la grata d'ingresso. Il negozio adiacente, di nome Kureya, è probabilmente la bottega di un tintore: al suo interno una commessa misura un rotolo di stoffa tinto a riserva davanti a due committenti. Lì davanti, in strada, quattro ambulanti cuociono tortelli mochi mentre tutt'intorno quattro gruppetti di passanti sostano o procedono per la via. La seconda bottega, di nome Mozochizuki, vende prodotti di bellezza. Il terzo locale, chiamato Aratama, è una casa d'appuntamenti situata all'angolo di una stradina trasversale. Al primo piano due intrattenitrici cantano e suonano lo shamisen per un cliente, mentre al piano terreno due torioi stanno entrando nella sala d'attesa. In strada, un manzai incede curvo e pensoso, seguito dal saizō che regge i suoi sandali. La bottega adiacente si chiama Haruyama: a giudicare dai grossi barili accatastati all'interno, potrebbe trattarsi di una rivendita di miso, sake o salsa di soia. Una mamma gioca a volano col suo bambino davanti all'abitazione contigua. La fila di quattro casette viste dal retro mostra balconcini al primo piano. Tra la seconda e la terza casa, un uomo tira per la cintura la bella vicina del balcone accanto, senza accorgersi della moglie che lo sta osservando.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Edifici: botteghe e negozi; persone: folla
Titolo (SGTT)
Edo Shitamachi fūzoku zu: Shōgatsu fūkei 江戸下町風俗図・正月風景
Altri titoli (SGTT)
Titolo (SGTT):
Due strade della "Città Bassa" di Edo a Capodanno e in una notte d'estate
SGT
SGTI:
Vita cittadina
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0310
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1818
DTSF:
1844
MTC
MTC:
inchiostro e colori su seta con limitate coloriture al rovescio
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto qui studiato è in coppia con un secondo dipinto che rappresenta una strada della Città Bassa di Edo in una notte d'estate. Fin dai primi anni del XIX secolo i pittori di Edo si erano dedicati alla rappresentazione particolareggiata e realistica di interi distretti commerciali della capitale shogunale, producendo serie di emakimono. Questi due dipinti di Eirin facevano parte in origine di un unico emakimono, raffigurante probabilmente dodici vedute delle strade di Edo nei dodici mesi (tsukinamie). Per motivi ignoti il rotolo fu smembrato e le due porzioni del museo furono reimpiegate come rivestimento delle piccole ante scorrevoli di un armadiolo pensile incassato in un tokonoma: questo reimpiego comportò l'inserimento di maniglie a incasso per lo scorrimento delle ante, precisamente a metà del lato destro del dipinto. Quando le due pitture furono di nuovo smontate e rimontate in formato kakemono, l'asportazione delle maniglie lasciò nel supporto pittorico due lacune, riparate con toppe rettangolari di seta. In un momento imprecisato le due opere furono montate in formato kakemono ed entrarono a far parte della collezione Chiossone.