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Gallo e gallina appollaiati su un tamburo da guerra

Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Kakemono
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
firma
AUTN:
Katsushika, Hokusai
AUTA:
1760-1849
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originale sandan hyōgu in seta: ichimonji e fūtai in kinran a fondo marrone con disegni di grandi rondelle decorate; chūberi in donsu bicromo a fondo rosso con disegni di crisantemi color avorio; jōge in hiraori grigio; jikushu in legno e lacca nera semilucida. Con pochi tratti d'inchiostro diluito, in quest'opera l'artista ha delineato l'immagine di un gallo e di una gallina appollaiati su un tamburo da guerra, simbolo di pace e buon governo d'origine cinese.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Animali: gallina; gallo. Oggetti: tamburo da guerra.
Titolo (SGTT)
Kankodori zu 諌鼓鶏図
SGT
SGTI:
animali: gallo e gallina
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0299
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1820
DTSV:
ca
DTSF:
1820
DTSL:
ca
MTC
MTC:
inchiostro e colori su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
Anticamente in Cina un grande tamburo sistemato accanto al portale del palazzo imperiale serviva a radunare le truppe, ma durante il regno del leggendario Yao (2356-2255 a.C.) la pace determinò il disuso dello strumento, che si trasformò in un posatoio per galli. Questa usanza fu adottata in Giappone nel 645 e fu mantenuta anche nel periodo Kamakura (1185-1333). Decimo animale dello zodiaco, nella tradizione giapponese il gallo è simbolo di coraggio, forza virile e combattività. Nel santuario di Ise è associato al culto della dea del sole Amaterasu fin dai tempi antichi, poiché si rifà a un aneddoto mitologico raccontato nel Kojiki: secondo la mitologia, la dea, offesa dal comportamento dispettoso e turbolento del fratello Susanoo, si nascose in una grotta, causando oscurità su tutto il mondo; tuttavia, il canto del gallo l'attrasse fuori e il cosmo fu nuovamente illuminato e liberato dall'oscurità. Probabilmente il dipinto, invenduto a causa dell'originaria falla di tessitura visibile al centro della tela, sia rimasto a giacere, piegato in quattro, nella bottega del pittore per alcune decine d'anni ed è probabile che sia stato sigillato, montato e messo sul mercato in un momento successivo alla morte di Hokusai.

Persona