Dipinto con montatura originale Yamato hyōgu in seta: ichimonji e fūtai in kinran a fondo bruno olivastro con disegni in oro e marrone di cespi di paulonia e file orizzontali sfalsate di rondelle figurate; chūberi e jōge in un taglio unico di shikeginu color sabbia; jikushu in legno tornito. Centrata nello spazio rettangolare della tela, una giovane raffigurata di tre quarti posa stante e scalza. Guardando verso sinistra, la figura rivolge un lieve sorriso a qualcuno che non compare nel dipinto e, nel contempo, alza la manica destra verso la bocca in un gesto pudico. L'elegante furisode nero, decorato all'orlo e nella parte superiore delle lunghe maniche con fiori bianchi e rosa di susino, reca sulle spalle un mon a forma di doppia corolla di susino bianca. L'obi di spesso raso giallo-oro adorno di fiori hōsōge, legato in un grande nodo posteriore, chiude l'abito, le cui falde anteriori, un poco scostate in basso, scoprono il bordo della lussuosa sottoveste di seta rossa tinta a legatura shibori con un motivo bianco a stelle ed esagoni concatenati. La ragazza ha rasato i capelli al vertice della testa, in modo che la tonsura s'intravveda appena sotto il lungo ciuffo, ravviato e legato all'indietro. In alto, sopra la figura, è vergata una poesia in caratteri corsivi.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: fanciulla.
Titolo (SGTT)
Furisode bijin zu 振袖美人図
SGT
SGTI:
giovane donna stante
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0288
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1836
DTSF:
1838
MTC
MTC:
inchiostro e colori su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
La poesia vergata in caratteri corsivi in alto sopra la figura, elogia il profumo notturno dei fiori di susino e, nel riferirsi al colore e all'ornamento floreale dal raffinato vestito, allude a significati erotici.
Kawano Motoaki ha segnalato che l'autore di questi versi è probabilmente Enshūya Sakichi, un mercante appassionato di poesia umoristica, vissuto nella prima metà del XIX secolo, che usava lo pseudonimo Umenoya Kakujū, e che era ben noto per aver protetto e sostenuto durante tutta la sua carriera Utagawa Kuniyoshi, rivale di Kunisada.
altezza montatura: 169,5 cm
larghezza monatura: 39,2 cm
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
2001
RSTS:
manutenzione conservativa
RSTE:
FECC, RMV
RSTN:
Philip Meredith
RSTR:
Kōbe Shinbun
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originale Yamato hyōgu in seta: ichimonji e fūtai in kinran a fondo bruno olivastro con disegni in oro e marrone di cespi di paulonia e file orizzontali sfalsate di rondelle figurate; chūberi e jōge in un taglio unico di shikeginu color sabbia; jikushu in legno tornito. Centrata nello spazio rettangolare della tela, una giovane raffigurata di tre quarti posa stante e scalza. Guardando verso sinistra, la figura rivolge un lieve sorriso a qualcuno che non compare nel dipinto e, nel contempo, alza la manica destra verso la bocca in un gesto pudico. L'elegante furisode nero, decorato all'orlo e nella parte superiore delle lunghe maniche con fiori bianchi e rosa di susino, reca sulle spalle un mon a forma di doppia corolla di susino bianca. L'obi di spesso raso giallo-oro adorno di fiori hōsōge, legato in un grande nodo posteriore, chiude l'abito, le cui falde anteriori, un poco scostate in basso, scoprono il bordo della lussuosa sottoveste di seta rossa tinta a legatura shibori con un motivo bianco a stelle ed esagoni concatenati. La ragazza ha rasato i capelli al vertice della testa, in modo che la tonsura s'intravveda appena sotto il lungo ciuffo, ravviato e legato all'indietro. In alto, sopra la figura, è vergata una poesia in caratteri corsivi.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: fanciulla.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
a pennello
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
nel dipinto, lungo il bordo, verso il basso
ISRI:
Kōchōrō Kunisada ga 香蝶樓国貞画
ISRC:
poetica
ISRL:
giapponese
ISRP:
nel dipinto, in alto, sopra alla figura
ISRI:
Umenoya 梅屋
Umenoya / sode no ka mo / kaoru kuroji no / yoru no ume / taga taoribaya / hana to miru ramu //
梅屋 袖の香も かをる黒地の よるの梅 たが手折ばや 花と見るらむ
Su maniche profumate tinte di nero intenso, notturni fiori di susino: chi mai coglierà lei, come fosse un fior vivo?
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
sigillo
STMU:
1
STMP:
nel dipinto, in basso a destra sotto la firma
STMD:
sigillo quadrato con caratteri: Icchō 弌蝶
Notizie storico-critiche (NSC)
La poesia vergata in caratteri corsivi in alto sopra la figura, elogia il profumo notturno dei fiori di susino e, nel riferirsi al colore e all'ornamento floreale dal raffinato vestito, allude a significati erotici.
Kawano Motoaki ha segnalato che l'autore di questi versi è probabilmente Enshūya Sakichi, un mercante appassionato di poesia umoristica, vissuto nella prima metà del XIX secolo, che usava lo pseudonimo Umenoya Kakujū, e che era ben noto per aver protetto e sostenuto durante tutta la sua carriera Utagawa Kuniyoshi, rivale di Kunisada.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01P-288
FTAF:
jpg
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2014
BIBN:
pp. 120, 226-227, n. 51
BIBI:
fig. 51
Citazione completa (BIL)
Donatella Failla (a cura di), La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova, Catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2014.
Mostre (MST)
MSTT:
La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova