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Cortigiana in piedi che legge una lettera

Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Kakemono
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
firma
AUTN:
Kubo, Shunman
AUTA:
1757-1820
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originale sujiwari hyōgu in carta shikegami color grigio chiaro con bordini violetti; jikusho in legno e lacca rossa. L'opera raffigura una cortigiana stante rappresentata di tre quarti. La donna è intenta a leggere una lunga missiva amorosa che tiene aperta, srotolata tra le mani. Ha i capelli sciolti ed indossa un soprabito decorato con un albero di susino in fiore, formante un ricco strascico arrontondato alla base della figura. La veste è decorata con onde a embrice stilizzate. L'obi, legato in un nodo lasco e rigonfio con le due falde pendenti sul davanti, è adorno di un disegno di spezzoni sparsi con tre "scaglie di tartaruga".
Codifica Iconclass (DESI)
33C521
DES
DESS:
Personaggi: cortigiana.
Titolo (SGTT)
Tegami wo yomu tachi yūjo zu 手紙を読む立遊女図
SGT
SGTI:
cortigiana stante
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0235
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTM:
bibliografia
ADT:
tardo periodo Edo
DTSI:
1784
DTSV:
ca
DTSF:
1784
DTSL:
ca
MTC
MTC:
inchiostro e colori su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
Nel quartiere dei piaceri di Yoshiwara vigeva un complesso galateo che, nel regolare e formalizzare i rapporti tra cortigiana e cliente, esigeva che dopo ogni incontro i due si scambiassero lettere appassionate, riconfermando e rinsaldando il loro legame. Le immagini di yūjo intente a scrivere, aprire e leggere lettere d'amore rappresentavano una grande lusinga per il narcisismo maschile: si può pensare che questo dipinto di Shunman e uno con stesso tema di Shinsai siano stati commissionati dai danna, gli amanti fissi delle cortigiane. Questo importante fenomeno socio-culturale, estetico e figurativo del "culto della cortigiana" pervase gli ambienti intellettuali e letterari ukiyoe di Edo durante gli anni ottanta del XVIII secolo, esprimendo una forte idealizzazione delle donne di piacere, della loro sapienza letteraria e poetica, delle loro raffinate doti di cultura e umanesimo.