Dipinto con montatura originale Yamato rinbo in seta: ichimonji e fūtai in ginran a fondo avorio con minuti disegni d'oggetti sparsi; chūberi e jōge in shusu verde; jikushu in legno laccato rosso. La scena rappresentata si svolge all'inizio del terzo mese lunare a Nakanochō, la via mediana di Yoshiwara, al tempo della festa dei ciliegi. La donna che compare nel campo figurato è rappresentata di spalle e si volta verso l'osservatore mentre incede sotto un ramo di ciliegio in fiore, portandosi la manica alla bocca in un gesto di meraviglia. Il suo kimono color glicine è completato da un ricco obi a disegni geometrici e formelle pentalobate "a melone".
Codifica Iconclass (DESI)
33C521
DES
DESS:
Personaggi: cortigiana. Elementi vegetali: ciliegio.
Titolo (SGTT)
Sakura shita yūjo zu 桜下遊女図
SGT
SGTI:
cortigiana stante
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0234/b
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1801
DTSF:
1804
MTC
MTC:
inchiostro e colori su carta
Notizie storico-critiche (NSC)
Lo stile sobrio della veste e l'emblema con due ponticelli di cetra incrociati, che compare sulla schiena, al di sotto del colletto del kimono, potrebbero far pensare che la donna sia una geisha, ma Kawano Motoaki ha osservato che la figura somiglia molto di più a quella di una Bantō shinzō effigiata da Toyokuni nell'Ehon jiseshō, un libro illustrato dedicato ai costumi moderni, pubblicato nel 1802.
Durante il XVIII secolo fino all'inizio del XIX la Bantō shinzō era un tipo di donna non più giovanissima, che lavorava per la cortigiana d'alto rango come assistente-segretaria. Il piccolo mon che appariva sulle maniche, sul petto e sulle spalle delle vesti fungeva da emblema personale e si riferiva al nome della casa d'appartenzenza.
Per continuare a prosperare negli affari e incrementare la propria immagine, Yoshiwara aveva bisogno di formarsi una tradizione interamente propria di attrazioni ed eventi. Per questo, nel secondo quarto del XVIII secolo i proprietari delle case di piacere stabilirono tre nuove festività: quella dei ciliegi a marzo, quella delle lanterne a luglio e la Niwaka ad agosto. Per la più importante di queste tre, la fesitività dei ciliegi, il Sakura Matsuri, fu instaurata la consuetudine di piantare temporaneamente filari d'alberi di ciliegio e cespugli di yamabuki al centro di Nakanochō e organizzare la sfilata delle cortigiane sotto le chiome arboree, la cui fioritura improvvisa ma al contempo breve veniva paragonata alla vita breve e dissipata delle dive di piacere.
altezza montatura: 174 cm
larghezza montatura: 34,5 cm
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
2001
RSTS:
manutenzione conservativa
RSTE:
FECC, RMV
RSTN:
Philip Meredith
RSTR:
Kōbe Shinbun
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originale Yamato rinbo in seta: ichimonji e fūtai in ginran a fondo avorio con minuti disegni d'oggetti sparsi; chūberi e jōge in shusu verde; jikushu in legno laccato rosso. La scena rappresentata si svolge all'inizio del terzo mese lunare a Nakanochō, la via mediana di Yoshiwara, al tempo della festa dei ciliegi. La donna che compare nel campo figurato è rappresentata di spalle e si volta verso l'osservatore mentre incede sotto un ramo di ciliegio in fiore, portandosi la manica alla bocca in un gesto di meraviglia. Il suo kimono color glicine è completato da un ricco obi a disegni geometrici e formelle pentalobate "a melone".
Codifica Iconclass (DESI)
33C521
DES
DESS:
Personaggi: cortigiana. Elementi vegetali: ciliegio.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
a pennello
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
nel dipinto, in basso a sinistra
ISRI:
Utagawa Toyokuni ga 歌川豊国画
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
sigillo
STMU:
1
STMP:
nel dipinto, in basso a sinistra sotto la firma
STMD:
sigillo quadrato con caratteri: Ichiyōsai一陽齋
Notizie storico-critiche (NSC)
Lo stile sobrio della veste e l'emblema con due ponticelli di cetra incrociati, che compare sulla schiena, al di sotto del colletto del kimono, potrebbero far pensare che la donna sia una geisha, ma Kawano Motoaki ha osservato che la figura somiglia molto di più a quella di una Bantō shinzō effigiata da Toyokuni nell'Ehon jiseshō, un libro illustrato dedicato ai costumi moderni, pubblicato nel 1802.
Durante il XVIII secolo fino all'inizio del XIX la Bantō shinzō era un tipo di donna non più giovanissima, che lavorava per la cortigiana d'alto rango come assistente-segretaria. Il piccolo mon che appariva sulle maniche, sul petto e sulle spalle delle vesti fungeva da emblema personale e si riferiva al nome della casa d'appartenzenza.
Per continuare a prosperare negli affari e incrementare la propria immagine, Yoshiwara aveva bisogno di formarsi una tradizione interamente propria di attrazioni ed eventi. Per questo, nel secondo quarto del XVIII secolo i proprietari delle case di piacere stabilirono tre nuove festività: quella dei ciliegi a marzo, quella delle lanterne a luglio e la Niwaka ad agosto. Per la più importante di queste tre, la fesitività dei ciliegi, il Sakura Matsuri, fu instaurata la consuetudine di piantare temporaneamente filari d'alberi di ciliegio e cespugli di yamabuki al centro di Nakanochō e organizzare la sfilata delle cortigiane sotto le chiome arboree, la cui fioritura improvvisa ma al contempo breve veniva paragonata alla vita breve e dissipata delle dive di piacere.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01P-234B
FTAF:
jpg
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2014
BIBN:
pp. 114, 222-223, n. 47-48
BIBI:
fig. 47
Citazione completa (BIL)
Donatella Failla (a cura di), La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova, Catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2014.
Mostre (MST)
MSTT:
La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova