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Giovinetta che esegue la danza del cavallo di primavera

Museo d’Arte Orientale Edoardo Chiossone
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Kakemono
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTR:
pittore
AUTM:
firma
AUTN:
Katsukawa, Shunshō
AUTA:
1726(?)-1792
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura nuova Yamato hyōgu in seta: ichimonji e fūtai in hiraori bianco ricamato in seta policroma e oro con girali e fiori; chūberi in donsu bicromo nocciola e verde con motivo a saetta; jōge color avorio; jikushu in legno e lacca bruno-rossiccia semilucida. L'opera raffigura una giovane donna intenta a eseguire la harugoma, una danza cerimoniale che in passato si teneva all'inizio della primavera a Shōgatsu. La figura è disposta di tre quarti e si solleva in equilibrio sulla punta del piede sinistro, piegando all'indietro la gamba destra. La ragazza volge la testa per guardare il bastone, cimato da una piccola scultura a protome equina, che regge nella mano destra. Con la sinistra, invece, manovra le briglie scarlatte che si è passata dietro al collo. La giovane indossa un kimono a grandi righe sbieche celesti e grigie, con corolle di ciliegio fluttuanti. Le lunghe maniche sono guarnite ai polsi da nastri grigi, rossi e verdi. Un fazzoletto marrone le copre il capo ed è annodato sotto il mento. L'abito è chiuso da un obi di velluto nero ricamato a spirali verdi infiorettate d'oro e amaranto. Sul lato sinistro del dipinto spunta il tronco di un susino, con rami punteggiati di boccioli e qualche fiore aperto.
Codifica Iconclass (DESI)
12B213
DES
DESS:
Personaggi: danzatrice. Vegetali: susino.
Titolo (SGTT)
Harugoma zu 春駒図
SGT
SGTI:
giovane donna danzante
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0193
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
ultimo quarto
DTM:
bibliografia
ADT:
tardo periodo Edo
DTSI:
1782
DTSF:
1783
MTC
MTC:
supporto in seta
MTC:
inchiostro, colori e oro su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
Originaria dell'isola di Sado (odierna Prefettura di Niigata) dove viene ancor oggi eseguita, la harugoma è una danza cerimoniale che in passato si teneva ovunque in Giappone all'inizio della primavera a Shōgatsu, il primo mese del calendario lunare, per propiziare le sorti dell'annata. Gli interpreti erano kadozukegeijin, saltimbanchi girovaghi che andavano di casa in casa e, dopo aver pronunciato una formula augurale, cantavano e danzavano davanti all'ingresso principale, talora indossando un costume con maschera a protome equina, o recando un bastone con una piccola scultura in cima raffigurante una testa di cavallo munita di briglie. Questa danza passò dal repertorio degli spettacoli ambulanti a quello del teatro Kabuki, dove cominciò a essere eseguita durante il periodo Genroku (1688-1704). Il novembre del 1782 fu il momento culminante della popolarità teatrale dell'harugoma, con la prima rappresentazione dello spettacolo "Mutsumashi tsuki no tetori", che richiamò un pubblico foltissimo anche a Yoshiwara e che, in ragione del suo successo, fu probabilmente replicato fino all'anno seguente. Queste circostanze ci inducono a pensare che Shunshō abbia dipinto l'opera in concomitanza con la popolarità della danza harugoma tra il 1782 e il 1783.