Dipinto rappresentante il bodhisattva Avalokiteśvara (jp. Kannon 観音, kr. gwan-eum 관음) secondo l'iconografia "acqua e luna" (kr. Suwol).
La divinità è mostrata seduta su una sporgenza rocciosa che emerge dal mare, il Monte Potalaka, dove l'acqua scorre da numerose sorgenti e il paesaggio è popolato da erba e fiori profumati, alberi meravigliosi e corallo. La figura è seduta di tre quarti con il ginocchio destro accavallato su quello sinistro, un rosario oscilla dalla sua mano destra, indossa un ricco diadema ed è contornata da un’aureola rotonda. La carnagione è dorata, sul petto e attorno ai polsi indossa elaborati gioielli. Veste un indumento rosso a cellette esagonali mentre un velo trasparente ricade lungo il corpo.
Ai suoi piedi si trovano fiori e coralli, unitamente al giovane pellegrino Sudhana (in coreano: Seonjae dongja); il suo incontro con questa divinità è narrato nell’ Avataṃsakasūtra (Il Grande sutra dell'ornamento fiorito dei Buddha). A fianco, in un vaso kundīka, è collocato un piccolo salice. Il motivo dell'albero di salice può simboleggiare il potere di purificazione e guarigione della divinità ed è anche strettamente legato ai dipinti buddisti cinesi della dinastia Xia occidentale (1038-1227), che fiorirono all'incirca nello stesso periodo.
Questa tipologia iconografica era popolare in Corea durante la Dinastia Goryeo, dipinti per lo più del tredicesimo e quattordicesimo secolo ritraggono icone buddiste, tipicamente in un formato di grandi rotoli appesi. Poiché il buddismo fiorì come religione ufficiale durante la dinastia Goryeo, varie opere d'arte buddista furono prodotte sotto il patrocinio reale e utilizzate per cerimonie promosse dallo stato e rituali funebri. Questi dipinti riflettono non solo le credenze, ma anche il gusto e la raffinatezza della regalità e della nobiltà di Goryeo.
La divinità era venerata sia per la sua capacità di prevenire calamità e malattie sia per il potere di proteggere i viandanti durante il tragitto.
Codifica Iconclass (DESI)
12H13
Codifica Iconclass (DESI)
DES
DESS:
Personaggi: Avalokiteśvara.
Titolo (SGTT)
Avalokiteśvara secondo l'iconografia "acqua e luna"
Altri titoli (SGTT)
Titolo (SGTT):
Kannon 観音 / Gwan-eum 관음secondo l'iconografia "acqua e luna"
SGT
SGTI:
Avalokiteśvara seduto e devoto in atteggiamento di preghiera
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0170
DTZ
DTZG:
XIV
Cronologia (DT)
DTZS:
metà
DTM:
bibliografia
ADT:
dinastia Goryō
DTSI:
1841
DTSF:
1860
MTC
MTC:
supporto in seta
MTC:
seta- pittura e inchiostro
Notizie storico-critiche (NSC)
I motivi tratti da credenze anteriori al Buddhismo furono talvolta incorporati nelle raffigurazioni di questa divinità per mettere in evidenza il suo potere spirituale. Ad esempio, l'uccello blu, il re drago, il rosario e steli di bambù (quest’ultimo presente nel nostro dipinto) nell'Avalokiteśvara Acqua-Luna sono legati a storie sui famosi monaci coreani Uisang e Wonhyo e le loro miracolose interazioni con l’Avalokiteśvara. Un coniglio che pesta l'elisir di immortalità sotto un albero di alloro alla luce della luna è un altro motivo derivato da un mito della Cina antica pre-buddhista (presente sull’esemplare del Metropolitan Museum of Art), che racconta di un coniglio (la cui immagine può essere vista sulla faccia della luna) che usa un mortaio e un pestello per preparare una pozione che dona la vita per la Dea lunare.
Tipo scheda (TSK)
OA
Livello catalogazione (LIR)
P
Identificativo di origine
xls_CH01P-170
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
S236
Denominazione/dedicazione (OGTN)
Kakemono
OGT
OGTD:
dipinto
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari (QNTN):
1
Titolo (SGTT)
Avalokiteśvara secondo l'iconografia "acqua e luna"
Altri titoli (SGTT)
Titolo (SGTT):
Kannon 観音 / Gwan-eum 관음secondo l'iconografia "acqua e luna"
SGT
SGTI:
Avalokiteśvara seduto e devoto in atteggiamento di preghiera
Dipinto rappresentante il bodhisattva Avalokiteśvara (jp. Kannon 観音, kr. gwan-eum 관음) secondo l'iconografia "acqua e luna" (kr. Suwol).
La divinità è mostrata seduta su una sporgenza rocciosa che emerge dal mare, il Monte Potalaka, dove l'acqua scorre da numerose sorgenti e il paesaggio è popolato da erba e fiori profumati, alberi meravigliosi e corallo. La figura è seduta di tre quarti con il ginocchio destro accavallato su quello sinistro, un rosario oscilla dalla sua mano destra, indossa un ricco diadema ed è contornata da un’aureola rotonda. La carnagione è dorata, sul petto e attorno ai polsi indossa elaborati gioielli. Veste un indumento rosso a cellette esagonali mentre un velo trasparente ricade lungo il corpo.
Ai suoi piedi si trovano fiori e coralli, unitamente al giovane pellegrino Sudhana (in coreano: Seonjae dongja); il suo incontro con questa divinità è narrato nell’ Avataṃsakasūtra (Il Grande sutra dell'ornamento fiorito dei Buddha). A fianco, in un vaso kundīka, è collocato un piccolo salice. Il motivo dell'albero di salice può simboleggiare il potere di purificazione e guarigione della divinità ed è anche strettamente legato ai dipinti buddisti cinesi della dinastia Xia occidentale (1038-1227), che fiorirono all'incirca nello stesso periodo.
Questa tipologia iconografica era popolare in Corea durante la Dinastia Goryeo, dipinti per lo più del tredicesimo e quattordicesimo secolo ritraggono icone buddiste, tipicamente in un formato di grandi rotoli appesi. Poiché il buddismo fiorì come religione ufficiale durante la dinastia Goryeo, varie opere d'arte buddista furono prodotte sotto il patrocinio reale e utilizzate per cerimonie promosse dallo stato e rituali funebri. Questi dipinti riflettono non solo le credenze, ma anche il gusto e la raffinatezza della regalità e della nobiltà di Goryeo.
La divinità era venerata sia per la sua capacità di prevenire calamità e malattie sia per il potere di proteggere i viandanti durante il tragitto.
Codifica Iconclass (DESI)
12H13
Codifica Iconclass (DESI)
DES
DESS:
Personaggi: Avalokiteśvara.
Notizie storico-critiche (NSC)
I motivi tratti da credenze anteriori al Buddhismo furono talvolta incorporati nelle raffigurazioni di questa divinità per mettere in evidenza il suo potere spirituale. Ad esempio, l'uccello blu, il re drago, il rosario e steli di bambù (quest’ultimo presente nel nostro dipinto) nell'Avalokiteśvara Acqua-Luna sono legati a storie sui famosi monaci coreani Uisang e Wonhyo e le loro miracolose interazioni con l’Avalokiteśvara. Un coniglio che pesta l'elisir di immortalità sotto un albero di alloro alla luce della luna è un altro motivo derivato da un mito della Cina antica pre-buddhista (presente sull’esemplare del Metropolitan Museum of Art), che racconta di un coniglio (la cui immagine può essere vista sulla faccia della luna) che usa un mortaio e un pestello per preparare una pozione che dona la vita per la Dea lunare.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01P-170
FTAF:
tif
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Chung Woothak
BIBD:
2018
BIBN:
p. 268, n. 1
Citazione completa (BIL)
Chung Woothak, Water-Moon Avalokiteśvara, in Gaolihua quanji/ Comprehensive Compilation of Goryeo Paintings, Hangzhou, Zhejiang University Press, 2018, p. 268.
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2022
Nome (CMPN):
Capurro, Matteo
Funzionario responsabile (FUR)
Canepari, Aurora
Osservazioni (OSS)
Nell'estate del 1895 Edoardo Chiossone fece un breve viaggio in Corea, ciò è noto da alcune lettere che scrisse alla famiglia in Italia.
Edoardo Chiossone, artista e incisore, si era trasferito in Giappone nel 1875, qui, in qualità di oyatoi gaikokujin (straniero a contratto), iniziò a dirigere l'Officina delle carte e dei valori nel nuovo Istituto Poligrafico del Ministero delle Finanze. Visse a lungo in Giappone, senza mai far ritorno in Italia, ma ad un certo punto, raggiunto già il pensionamento viaggiò nella vicina Corea, paese in cui, in modo simile al Giappone, avrebbe voluto assumere incarichi lavorativi ma che, a causa dell’instabilità politica in cui versava la penisola coreana, non fu possibile.