Dipinto con montatura originaria Yamato hyōgu in cotone appena restaurata. Ichimonji e fūtai sono in damasco bicromo di cotone a fondo arancio, con disegni color crema di corolle di susino e piccole spirali vegetali. Chūberi in wazarasa, un cotone giapponse stampato a fondo écru con motivo geometrico kikkō centrato da esagoni colorati neri, rossi e blu. Jōge anch'esso in wazarasa di cotone giapponese stampato a fondo blu con piccoli disegni bianchi in file verticali parallele; jikushu in legno e lacca nera. L'opera ritrae una geisha, in una posa stante elegantemente arcuata sulla soglia di una veranda. La donna è intenta ad accordare uno shamisen adorno di una nappa di seta rossa. La geisha indossa un sobrio abito blu a righe sottilissime, foderato in verde spento e chiuso da un obi a disegni kikkō. Uno spacco sul davanti lascia intravedere le due sottovesti: una è decorata a tintura shibori ed è color avorio in basso, marrone e nera in alto; l'altra è tinta di rosso squillante. La chioma è acconciata con l'ausilio di pettini e spilloni. Alle spalle della figura si intravede una porta scorrevole aperta. All'esterno compare un giardino, dove una pianta di camelia priva di fiori cresce accanto allo tsukubai, il bacile in pietra usato dagli ospiti per le abluzioni.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: geisha. Strumenti musicali: shamisen.
Titolo (SGTT)
Ensaki geigi zu 縁先芸妓図
SGT
SGTI:
geisha con strumento musicale
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
P-0121
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTM:
bibliografia
ADT:
fine periodo Edo
DTSI:
1800
DTSF:
1800
MTC
MTC:
supporto in seta
MTC:
inchiostro e colori su seta
Notizie storico-critiche (NSC)
La geisha era una figura d'intrattenimento professionista emersa negli anni settanta e ottanta del XVIII secolo, quando apparvero i primi segni di declino delle tradizioni di Yoshiwara. La geisha era cantante, danzatrice e suonatrice di shamisen, frequentava prestigiose scuole di canto e le sue arti erano molto richieste nei banchetti e nei ricevimenti organizzati per i clienti facoltosi. Sebbene si fosse cercato di mantenere nettamente separate la figura della geisha e quella della yūjo (prostituta vera e propria), presto la geisha soppiantò la yūjo presso la clientela di rango elevato, gradita per le sue abilità artistiche, la sua cultura e il suo spirito.
Altezza montatura: 182 cm.
Larghezza montatura: 48.4 cm.
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
2001
RSTS:
manutenzione conservativa
RSTE:
FECC, RMV
RSTN:
Philip Meredith
RSTR:
Kōbe Shinbun
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Dipinto con montatura originaria Yamato hyōgu in cotone appena restaurata. Ichimonji e fūtai sono in damasco bicromo di cotone a fondo arancio, con disegni color crema di corolle di susino e piccole spirali vegetali. Chūberi in wazarasa, un cotone giapponse stampato a fondo écru con motivo geometrico kikkō centrato da esagoni colorati neri, rossi e blu. Jōge anch'esso in wazarasa di cotone giapponese stampato a fondo blu con piccoli disegni bianchi in file verticali parallele; jikushu in legno e lacca nera. L'opera ritrae una geisha, in una posa stante elegantemente arcuata sulla soglia di una veranda. La donna è intenta ad accordare uno shamisen adorno di una nappa di seta rossa. La geisha indossa un sobrio abito blu a righe sottilissime, foderato in verde spento e chiuso da un obi a disegni kikkō. Uno spacco sul davanti lascia intravedere le due sottovesti: una è decorata a tintura shibori ed è color avorio in basso, marrone e nera in alto; l'altra è tinta di rosso squillante. La chioma è acconciata con l'ausilio di pettini e spilloni. Alle spalle della figura si intravede una porta scorrevole aperta. All'esterno compare un giardino, dove una pianta di camelia priva di fiori cresce accanto allo tsukubai, il bacile in pietra usato dagli ospiti per le abluzioni.
Codifica Iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
DES
DESS:
Personaggi: geisha. Strumenti musicali: shamisen.
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
a pennello
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
nel dipinto, sul margine sinistro in basso, in prossimità dello shamisen
ISRI:
Gyōnen rokujūroku ō / Ichiryūsai Utagawa Toyoharu ga 行年六十六翁一龍齋歌川豊春画, "Dipinto da Ichiryūsai Utagawa Toyoharu, vecchio di sessantasei anni"
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
sigillo
STMU:
1
STMP:
nel dipinto, lungo il margine sinistro, sotto la firma
STMD:
Sigillo quadrato con caratteri: Ichiryūsai 一龍齋
Notizie storico-critiche (NSC)
La geisha era una figura d'intrattenimento professionista emersa negli anni settanta e ottanta del XVIII secolo, quando apparvero i primi segni di declino delle tradizioni di Yoshiwara. La geisha era cantante, danzatrice e suonatrice di shamisen, frequentava prestigiose scuole di canto e le sue arti erano molto richieste nei banchetti e nei ricevimenti organizzati per i clienti facoltosi. Sebbene si fosse cercato di mantenere nettamente separate la figura della geisha e quella della yūjo (prostituta vera e propria), presto la geisha soppiantò la yūjo presso la clientela di rango elevato, gradita per le sue abilità artistiche, la sua cultura e il suo spirito.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01P-121
FTAF:
tif
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2014
BIBN:
pp. 112-113, 221-222, n. 46
BIBI:
fig. 46
Citazione completa (BIL)
Donatella Failla (a cura di), La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova, Catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2014.
Mostre (MST)
MSTT:
La Rinascita della Pittura Giapponese. Vent'anni di restauri al Museo Chiossone di Genova