Dittico costituito da due dipinti, ognuno dei quali dotato di montatura originale Yamato-hyōgu: tenchi in taffetà di seta color sabbia; ichimonji e fūtai in kinran a fondo bianco con minuti disegni di girali con peonie e oggetti preziosi sparsi; chūberi in raso damascato rinzu color sabbia con file orizzontali, sfalsate in diagonale, di fenici acconciate a tondo, tomoe e melagrane; jikusaki in avorio tornito. Entrambe le opere sono dedicate ad raffigurare il ciclo di coltivazione del riso. Nel dipinto P-92B dodici vignette illustrano, da destra a sinistra e dall'alto in basso: il dissodamento manuale della risaia col badile, la zappa semplice e quella dentata; la macerazione di due sacchi di sementi in acqua; l'aratura col cavallo; l'erpicatura con bufalo; il trasporto in ceste delle piantine di riso, dal semenzaio ai campi allagati; il trapianto delle piantine nella risaia; il riposo e il ristoro dei contadini; la ricerca a il prelievo delle spighe migliori da parte di donne esperte prima del raccolto, per costituire la semente-madre; la processione notturna prima della mietitura; il campo maturo protetto da fili con congegni mobili e da uno spaventapasseri; la mietitura manuale con la falce; la preparazione dei covoni sui cavalletti per far essiccare le spighe. Anche il dipinto P-92A è suddiviso in dodici vignette, che, leggibili in identico modo, rappresentano: il trasporto dei covoni a spalle e a dorso di cavallo fino all'area di trebbiatura; la battitura delle fascine su cavalletti dentati posati su stuoie; la prima spulatura; la seconda spulatura o scuotitura della paglia; il riempimento di bigonci e mastelli col riso grezzo; un gallo e una gallina che becchettano i chicchi con i loro pulcini; il passaggio del riso grezzo in una sbramatrice; la sbiancatura del riso mediante il passaggio nel cono smerigliato della macchina sbiancatrice; la brillatura del riso; il riempimento dei sacchi e la distribuzione ai produttori; i trabbiatori che festeggiano la fine della lavorazione; la processione al santuario di Shintō con le tradizionali offerte votive.
Dittico costituito da due dipinti, ognuno dei quali dotato di montatura originale Yamato-hyōgu: tenchi in taffetà di seta color sabbia; ichimonji e fūtai in kinran a fondo bianco con minuti disegni di girali con peonie e oggetti preziosi sparsi; chūberi in raso damascato rinzu color sabbia con file orizzontali, sfalsate in diagonale, di fenici acconciate a tondo, tomoe e melagrane; jikusaki in avorio tornito. Entrambe le opere sono dedicate ad raffigurare il ciclo di coltivazione del riso. Nel dipinto P-92B dodici vignette illustrano, da destra a sinistra e dall'alto in basso: il dissodamento manuale della risaia col badile, la zappa semplice e quella dentata; la macerazione di due sacchi di sementi in acqua; l'aratura col cavallo; l'erpicatura con bufalo; il trasporto in ceste delle piantine di riso, dal semenzaio ai campi allagati; il trapianto delle piantine nella risaia; il riposo e il ristoro dei contadini; la ricerca a il prelievo delle spighe migliori da parte di donne esperte prima del raccolto, per costituire la semente-madre; la processione notturna prima della mietitura; il campo maturo protetto da fili con congegni mobili e da uno spaventapasseri; la mietitura manuale con la falce; la preparazione dei covoni sui cavalletti per far essiccare le spighe. Anche il dipinto P-92A è suddiviso in dodici vignette, che, leggibili in identico modo, rappresentano: il trasporto dei covoni a spalle e a dorso di cavallo fino all'area di trebbiatura; la battitura delle fascine su cavalletti dentati posati su stuoie; la prima spulatura; la seconda spulatura o scuotitura della paglia; il riempimento di bigonci e mastelli col riso grezzo; un gallo e una gallina che becchettano i chicchi con i loro pulcini; il passaggio del riso grezzo in una sbramatrice; la sbiancatura del riso mediante il passaggio nel cono smerigliato della macchina sbiancatrice; la brillatura del riso; il riempimento dei sacchi e la distribuzione ai produttori; i trabbiatori che festeggiano la fine della lavorazione; la processione al santuario di Shintō con le tradizionali offerte votive.
Codifica Iconclass (DESI)
25K181
DES
DESS:
soggetto non rilevato
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
a pennello
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
nei dipinti, in basso a destra (P-92B) e in basso a sinistra (P-92A)
ISRI:
Keigaku Michibito
Stemmi, emblemi, marchi (STM)
STMC:
sigillo
STMU:
1
STMP:
nei dipinti, in basso a destra (P-92B) e in basso a sinistra (P-92A) sotto la firma
STMD:
sigillo quadrato con caratteri: Hara Banda
STMU:
1
STMP:
nei dipinti, in basso a destra (P-92B) e in basso a sinistra (P-92A) sotto la firma
STMD:
sigillo quadrato con caratteri: Michi Banda
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
CH01P-92AB
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2016
BIBN:
pp. 148-149, n. 49
BIBI:
figg. 49a-49b
Citazione completa (BIL)
Tabemono no Bi. Bellezza gusto immagine dei cibi giapponesi, Catalogo della mostra, Genova 31 ottobre 2015 - 11 settembre 2016, a cura di Donatella Failla, Genova, Sagep, 2016.