Il trittico raffigura una parodia (mitate) delle Sette Divinità della fortuna, in cui le parti sono invertite rispetto alla tradizione: la barca ospita infatti un personaggio maschile e sei donne, accompagnate da due giovani assistenti (kamuro). Alcune divinità sono riconoscibili dai loro attributi convenzionali: al centro, la giovane vestita di grigio che si appoggia a una piccola cassaforte portatile (senryōbako) e impugna una mazzuolo (tsuchi) impersona il dio delle ricchezze Daikokuten; il giovane seduto accanto a lei con un tamburello rappresenta probabilmente Bishamonten; mentre la donna in piedi con lo shamisen è la dea della musica Benzaiden; infine, Jurōjin è riconoscibile nella giovane al centro che porta in spalla un bastone, al quale sono appesi un ventaglio e un volume arrotolato. Intorno ai personaggi sono raffigurate simbologie, decorazioni e offerte tipiche del Capodanno. Al centro in secondo piano sono raffigurati uno "shimadai" con bonsai di pino e susino, un tavolino carico di rotoli di stoffe di seta, un alberello di susino rosa, e un pesce "tai". A sinistra è disegnata una gru tra due piante di bambù e alberelli di pino, mentre in basso a destra compare la millenaria tartaruga col mantello di alghe sul carapace (minogame).
Identificazione (SGTI)
Gruppo di otto donne e un uomo in barca
Titolo (SGTT)
Parodia delle Sette Divinità della Fortuna sulla barca dei tesori
Inventario di museo o di soprintendenza (INV)
INVN:
S-1144
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
inizio
DTM:
bibliografia
DTSI:
1806
DTSV:
ca
DTSF:
1806
DTSL:
ca
MTC
MTC:
Nishiki-e
MTC:
carta giapponese
Notizie storico-critiche
Le origini delle Sette Divinità della Fortuna (Shichifukujin) sono legate alle tradizioni religiose del Taoismo, del Buddhismo e dell'Induismo. L'eterogeneo gruppo è formato da sei divinità maschili e una femminile: Daikokuten (Dio dell'abbondanza e della ricchezza), Bishamonten (Dio della guerra), Benzaiden (Dea della bellezza e della musica), Ebisu (Dio del nutrimento quotidiano), Fukurokuji (Dio della longevità), Jurōjin (Dio della conoscenza) e Hotei (Dio della felicità). Secondo la credenza popolare viaggiano nella "barca dei tesori" (takarabune) e approdano sulle coste giapponesi la mattina del primo dell'anno portando tesori e buona sorte.
Tipo scheda (TSK)
S
Livello ricerca (LIR)
P
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente competente (ECP)
S236
Tipologia (OGTT)
stampa di invenzione
OGT
OGTD:
stampa a colori
Quantità (QNT)
Numero (QNTN):
3
Identificazione (SGTI)
Gruppo di otto donne e un uomo in barca
Titolo (SGTT)
Parodia delle Sette Divinità della Fortuna sulla barca dei tesori
Il trittico raffigura una parodia (mitate) delle Sette Divinità della fortuna, in cui le parti sono invertite rispetto alla tradizione: la barca ospita infatti un personaggio maschile e sei donne, accompagnate da due giovani assistenti (kamuro). Alcune divinità sono riconoscibili dai loro attributi convenzionali: al centro, la giovane vestita di grigio che si appoggia a una piccola cassaforte portatile (senryōbako) e impugna una mazzuolo (tsuchi) impersona il dio delle ricchezze Daikokuten; il giovane seduto accanto a lei con un tamburello rappresenta probabilmente Bishamonten; mentre la donna in piedi con lo shamisen è la dea della musica Benzaiden; infine, Jurōjin è riconoscibile nella giovane al centro che porta in spalla un bastone, al quale sono appesi un ventaglio e un volume arrotolato. Intorno ai personaggi sono raffigurate simbologie, decorazioni e offerte tipiche del Capodanno. Al centro in secondo piano sono raffigurati uno "shimadai" con bonsai di pino e susino, un tavolino carico di rotoli di stoffe di seta, un alberello di susino rosa, e un pesce "tai". A sinistra è disegnata una gru tra due piante di bambù e alberelli di pino, mentre in basso a destra compare la millenaria tartaruga col mantello di alghe sul carapace (minogame).
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
giapponese
ISRS:
xilografica
ISRT:
ideogrammi
ISRP:
su ogni foglio
ISRI:
Utamaro kakizome
Notizie storico-critiche
Le origini delle Sette Divinità della Fortuna (Shichifukujin) sono legate alle tradizioni religiose del Taoismo, del Buddhismo e dell'Induismo. L'eterogeneo gruppo è formato da sei divinità maschili e una femminile: Daikokuten (Dio dell'abbondanza e della ricchezza), Bishamonten (Dio della guerra), Benzaiden (Dea della bellezza e della musica), Ebisu (Dio del nutrimento quotidiano), Fukurokuji (Dio della longevità), Jurōjin (Dio della conoscenza) e Hotei (Dio della felicità). Secondo la credenza popolare viaggiano nella "barca dei tesori" (takarabune) e approdano sulle coste giapponesi la mattina del primo dell'anno portando tesori e buona sorte.
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
CH01S-1144
FTAN:
S-1144_1
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
CH01S-1144
FTAN:
S-1144_2
FTAF:
jpg
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAC:
CH01S-1144
FTAN:
S-1144_3
FTAF:
jpg
Bibliografia (BIB)
BIBX:
bibliografia specifica
BIBA:
Failla Donatella
BIBD:
2001
BIBN:
p.55
BIBI:
fig.25
Citazione completa (BIL)
Donatella Failla (a cura di), Capolavori d'Arte Giapponese dal Periodo Edo alla Modernizzazione, Catalogo della mostra, Cinisello Balsamo, Silvana Editoriale, 2001.
Mostre (MST)
MSTT:
Capolavori d'Arte Giapponese dal Periodo Edo alla Modernizzazione