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Sipario tagliafuoco

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
Denominazione (OGTN)
bozzetto
OGT
OGTD:
scultura
Autore (AUT)
AUTN:
Ceccarelli, Giovanni
AUTA:
Pisa, 1937 – Parigi, 1996
AUTR:
scultore
Descrizione dell'opera (DESO)
L'artista ha utilizzato un alluminio leggero e resistente, simile a quello usato in aviazione, combinandolo a lastre di rame, ottone, peltro, argento, oro. La scelta dei colori è stata dettata dall’ambiente in cui avrebbe dovuto essere collocato il sipario: il rame richiama il legno delle balaustre, mentre il grigio del peltro si ricollega alle pareti di pietra della sala del teatro Carlo Felice.
Titolo dell'opera (SGTT)
Sipario tagliafuoco
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
2421
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTSI:
1988
DTSV:
ca.
DTSF:
1990
DTSL:
ca.
Materiali/allestimento (MTC)
Materiali, tecniche, strumentazione (MTCI):
colore e lamine metalliche su compensato
Notizie storico-critiche (NSC)
Nerone Ceccarelli, nome d'arte di Giovanni Ceccarelli, è stato uno scultore italiano. Ha lavorato all'insegna di una ricerca caratterizzata dall'integrazione tra arte e architettura, mentre ha elaborato sculture legate a un rigoroso astrattismo geometrico. Nerone partecipa, tra il 1989 e il 1990, al concorso per il sipario tagliafuoco del Teatro Carlo Felice di Genova. Presenterà “Solo con un disco...”, “Bravo Nicolò!” e “Trillo di Dio”. Ceccarelli non sarà il vincitore del bando ma, nel 1990, vincerà un nuovo concorso con l’opera ”Viva Schöenberg”. Si tratta di una superficie scultorea di dimensioni monumentali, composta da 125 pannelli per un totale di 200 m², di rigoroso astrattismo geometrico a cui Ceccarelli lavora per mesi. Uno dei bozzetti preparatori è ora esposto nella collezione di Villa Croce, con titolo “Sipario Tagliafuoco”. Gli elementi geometrici, realizzati con metalli diversi, si assemblano tra loro in una commistione tra scultura e pittura.