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Lord Randal

Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce
OGT
OGTD:
illustrazione
Autore (AUT)
AUTN:
Toppi, Sergio
AUTA:
Milano, 1932 – Milano, 2012
AUTH:
00001429
AUTR:
disegnatore
Descrizione dell'opera (DESO)
Ritratto di profilo di un falco e di un cane da caccia con i rispettivi scheletri dei crani.
Titolo dell'opera (SGTT)
Lord Randal
Identificazione del soggetto (SGTI)
Profilo di cane e falco, con i corrispettivi scheletri di crani.
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
509
INVD:
1985-
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTSI:
1960
DTSV:
ca.
DTSF:
1990
DTSL:
ca.
Materiali/allestimento (MTC)
Materiali, tecniche, strumentazione (MTCI):
inchiostro su carta
Notizie storico-critiche (NSC)
L'opera prende ispirazione da una ballata scozzese medievale. All’interno della ballata viene raccontato il dialogo avuto tra Randal e la madre: dopo una battuta di caccia nella foresta Randal viene avvelenato con un piatto di anguille dalla sua amata. Mentre scorre il dialogo, ripetitivo per riprendere il ritmo tipico della ballata, si capiscono in maniera sempre più precisa le dinamiche della vicenda, comprese le colpe della giovane amata: i resti delle anguille cucinate infatti sono state mangiate dagli animali di Randal, che sono morti poco dopo (un cane e un falco). Verso il termine della ballata la madre di Randal rivela all’uomo che è stato probabilmente avvelenato, e lui conferma, già cosciente di questo. A questo punto la madre chiede a Randal cosa lascerà a lei, cosa alla sorella, cosa a suo fratello, cosa al suo vero amore (le fiamme dell’inferno). La società medioevale, quando un parente moriva, si preoccupava subito dell'eredità.

Opere d'arte contemporanee