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Vasi, tavolinetto e vassoio per ikebana, cesoie e versatoio in porcellana

Tipologia (OGTT)
stampa di invenzione
OGT
OGTD:
Surimono
Autore (AUT)
AUTN:
Katsushika, Hokusai
AUTA:
1760-1849
Codifica iconclass (DESI)
soggetto non rilevato
Indicazioni sul soggetto (DESS)
Oggetti: ikebana, vasi, cesoie, vassoio, brocca
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
La stampa raffigura un set di utensili per praticare l'ikebana, composto da cesoie, un vassoio, una brocca in porcellana e tre vasi di colore, forma e dimensione diversa. Questa serie di 36 stampe, del 1821, venne eseguita per il circolo poetico Yomogawa, i cui membri furono gli autori degli shunkyō kyōka (poesia comica per l'anno nuovo) presenti sulle stampe. Il titolo della serie è iscritto all'interno di un cartiglio di colore rosso, sulla destra del surimono, e fa riferimento a gare poetiche che si tenevano il primo giorno dell'anno. Caratteristica del gioco era l'associazione dei versi a un tipo di conchiglia, con cui si alludeva a una tematica poetica. Il riferimento è presente in ogni singola stampa, con una conchiglia disegnata sul cartiglio, collocato anch'esso sulla destra, in forma di ventaglio. Le stampe testimoniano l'alta qualità dell'esecuzione tecnico- stilistica, voluta probabilmente dallo stesso circolo committente. Hokusai ha creato riferimenti allegorici a temi letterari e della traduzione nazionale, spesso difficili da decifrare perché molto specifici. La particolare ricerca dei soggetti da ritrarre testimonia la raffinatezza dell'ambiente culturale in cui sono stati ideati i surimono.
Titolo (SGTT)
Vasi, tavolinetto e vassoio per ikebana, cesoie e versatoio in porcellana
Soggetto (SGT)
Titolo parallelo (SGTR):
Ramo di pino e adonide, camelie e giunchiglie recise su un vassoio, porcella bianca e blu Conchiglia-fiore (hanagai) [iscritto nel cartiglio a ventaglio]
Titolo della serie di appartenenza (SGTS):
Serie Genroku kasen kai awase "Il gioco di abbinamento di conchiglie poetiche dell'era Genroku"
Inventario di museo o di soprintendenza (INV)
INVN:
S-569
INVD:
1898
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
bibliografia
DTSI:
1821
DTSF:
1821
MTC
MTC:
Nishiki-e
Notizie storico-critiche
Ikebana (生け花, 活け花, 'disporre i fiori' o 'rendere vivi i fiori') è una tipica arte giapponese di disposizione floreale, conosciuta anche come kadō (華道, "via dei fiori"). L'ikebana è considerata una delle tre arti classiche giapponesi, esempio di raffinatezza e cultura, insieme al kōdō, la via dell'incenso e al chadō, la via del tè. La pratica di disposizione dei fiori ebbe origine in India e Cina nel VI secolo, ma trovò un ambiente particolarmente favorevole in Giappone. Qui, l’influenza dello Shintō e del buddismo, giocarono un ruolo cruciale nello sviluppo dell’Ikebana, in quanto, entrambi, enfatizzavano la spiritualità e la connessione con la natura; una forma antecedente all’ikebana può essere fatta risalire all'antica usanza giapponese di erigere alberi sempreverdi e decorarli con fiori per invitare gli dei ma anche alle offerte floreali poste sugli altari buddhisti, per cui le prime strutture prevedevano composizioni verticali e piuttosto simmetriche. L’ikebana è una forma d’arte che consiste nell’organizzare fiori recisi in un vaso accuratamente scelto con estrema eleganza e consapevolezza creando una composizione naturale armonica con le stagioni e ricca di significato, rispondente a regole dispositive ben precise. Tali composizioni floreali furono inoltre utilizzate per adornare il tokonoma (床の間), l’alcova rialzata presente nella sala principale delle case tradizionali, in cui la composizione ikebana trovava posto armonizzandosi ad un dipinto verticale (kakemono) e ad un incensiere. Tutti gli elementi utilizzati nella composizione ikebana devono essere strettamente di natura organica (rami, foglie, erbe, o fiori); rami e fiori sono disposti secondo un sistema ternario, quasi sempre a formare un triangolo in cui il ramo o lo stelo più lungo è considerato un’estensione verso il cielo, il ramo più corto rappresenta la dimensione terrestre e il ramo mediano, l'uomo. Così come questi tre elementi si devono armonizzare nell'universo, anche i fiori e i rami devono trovare armonia nello spazio senza alcuno sforzo apparente. ll primo stile ikebana, piuttosto elaborato, Rikka, comprendeva la presenza di sette elementi: i tre rami principali e i quattro secondari. In seguito fu sviluppato uno stile più semplice, il Nageire, al quale seguì il Seika, un Rikka semplificato, meno austero del Nageire, a cui poi ne seguirono altri. A partire da metà del XV secolo, l’Ikebana subì delle trasformazioni, passando da una pratica meditativa connessa alla religione a una forma d’arte più autonoma, meno legata ai valori simbolici e filosofici. Essa, infatti, veniva inizialmente praticata da monaci buddisti e dai nobili e solo successivamente si estese al resto della società giapponese.

Persona