Il dipinto fu commissionato per essere esposto sulla turbonave "Leonardo da VInci"
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3358
Cronologia (DT)
DTSI:
1922
DTSF:
1922
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto fu commissionato dalla compagnia Transatlantica Italiana Società di Navigazione per arredare la salone da pranzo del transatlantico «Leonardo da Vinci» (da non confondere con l’omonimo, gemello dell’«Andrea Doria», varato nel 1958).
Nel panorama della Marina mercantile italiana del primo dopoguerra - dominato dalla N.G.I. (Navigazione Generale Italiana) - la Transatlantica Italiana, sede in Via Balbi, 40 a Genova, tenta una politica autonoma con relativi successi.
Scelte errate dettate dalla particolare congiuntura marittima della prima guerra mondiale, ebbero tuttavia conseguenze nefaste negli anni a seguire, tanto che nel marzo 1926 la società viene liquidata e le sue navi messe in disarmo o vendute.
E’ il caso anche della «Leonardo da Vinci», che rimane ormeggiata a Genova inattiva per molti mesi. E’ durante questo periodo che il quadro di Quinzio viene sbarcato per finire negli uffici della compagnia, quindi donato al Comune di Genova nel 1932. La donazione – per quanto poco documentata - avvenne certamente sotto i buoni auspici di Fabio Garelli, già direttore tecnico della Transatlantica nonchè fondatore del Museo Navale, che di Quinzio – morto nel 1928 - era stato grande amico.
Il dipinto fu commissionato per essere esposto sulla turbonave "Leonardo da VInci"
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto fu commissionato dalla compagnia Transatlantica Italiana Società di Navigazione per arredare la salone da pranzo del transatlantico «Leonardo da Vinci» (da non confondere con l’omonimo, gemello dell’«Andrea Doria», varato nel 1958).
Nel panorama della Marina mercantile italiana del primo dopoguerra - dominato dalla N.G.I. (Navigazione Generale Italiana) - la Transatlantica Italiana, sede in Via Balbi, 40 a Genova, tenta una politica autonoma con relativi successi.
Scelte errate dettate dalla particolare congiuntura marittima della prima guerra mondiale, ebbero tuttavia conseguenze nefaste negli anni a seguire, tanto che nel marzo 1926 la società viene liquidata e le sue navi messe in disarmo o vendute.
E’ il caso anche della «Leonardo da Vinci», che rimane ormeggiata a Genova inattiva per molti mesi. E’ durante questo periodo che il quadro di Quinzio viene sbarcato per finire negli uffici della compagnia, quindi donato al Comune di Genova nel 1932. La donazione – per quanto poco documentata - avvenne certamente sotto i buoni auspici di Fabio Garelli, già direttore tecnico della Transatlantica nonchè fondatore del Museo Navale, che di Quinzio – morto nel 1928 - era stato grande amico.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Transatlantica Italiana Società di Navigazione
Data acquisizione (ACQD):
1932
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
Mostre (MST)
MSTT:
«I Quinzio. Una famiglia di artisti nella Genova dell’Ottocento»