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Brigantino a palo «Venti Settembre»

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
dipinto
Autore (AUT)
AUTN:
Gavarrone, Domenico
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
87
Cronologia (DT)
DTSI:
1870
DTSF:
1870
MTC
MTC:
carta-acquarello
Notizie storico-critiche (NSC)
Con le sue 447 tonnellate di registro, il “Venti Settembre” è un bastimento di medie dimensioni e che riprende le forme e le attrezzature collaudate dei brigantini a palo. Viene costruito a Lavagna, presso uno dei maestri d’ascia più quotati della zona, Gabriele Brignole e viene realizzato per un armatore che ne sarà anche comandante, Gio. Batta Ansaldo.

Appare tipico di questo periodo che comandanti che avevano costruito la loro fortuna navigando per famiglie e casati armatoriali genovesi e rivieraschi, riescano a completare il loro sogno in questo periodo, costruendosi la loro nave. Forse li aiuta una generale diminuizione di prezzi – la crisi dei noli causa, automaticamente, la crisi delle costruzioni navali in legno e a vela – certamente il loro sogno sarà difficile da realizzare. Per chi tenta si aprono anni di sacrifici, di viaggi fatti risparmiando su tutto: sui numeri e sugli stipendi dell’equipaggio, sul vitto e le provviste, sulle attrezzature, le vele e il sartiame. Si creeranno situazioni di tensioni, aumenteranno i disertori, marinai che giunti in un porto straniero a causa delle cattive condizioni di vita, abbandonano la loro nave e divengono “emigranti” per forza. Il capitano Ansaldo conobbe tutto questo, fino al 1880, quando la sua nave oceanica dal nome patriottico dovette essere venduta.

Persona