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Muken no Kane (La campana dell'inferno)

OGT
OGTD:
Chûban
Autore (AUT)
AUTR:
inventore, disegnatore
AUTM:
firma
AUTN:
Katsukawa Shunshō
AUTA:
1726-1792
Indicazioni sul soggetto (DESS)
Figura principale: Chidori/Umega-e, famosa geisha di Osaka, rappresentata in un momento di solidarietà e aiuto miracoloso.
Indicazioni sul soggetto (DESS)
Indicazioni sul soggetto (DESS):
Elementi iconografici: Karazuri sulle decorazioni bianche dell’obi, conferendo rilievo tattile e visivo.
Mestolo che batte sulla bacinella d’acqua (chozuba-chi) da cui cadono monete d’oro.
Simbolismo buddista della campana del Muken (inferno) e del miracolo economico ottenuto.
Fiore di susino come mon personale di Genta Kagesue.
Indicazioni sul soggetto (DESS):
Atmosfera: Drammatica ma carica di speranza, con un tocco miracoloso e di aiuto concreto ai bisognosi.
Emblema di lealtà, amicizia e sacrificio, tipico delle narrazioni samurai ed epiche del periodo Edo.
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Stampa policroma nishiki-e con dettagli in rilievo (karazuri) raffigurante Chidori, l'amica fedele di Kajiwara Genta Kagesue, che lo aveva seguito nel periodo di disgrazia e per la quale egli aveva fatto debiti impegnando la propria armatura. Chidori, sotto il nome di Umega-e, è diventata una famosa geisha a Osaka.
Identificazione (SGTI)
Yo dan me (atto quarto) raffigurante la scena "Muken no Kane" (La campana dell'inferno), con Chidori/Umega-e che aiutando Genta Kagesue fa cadere dal cielo monete d’oro battendo una bacinella d’acqua.
Titolo (SGTT)
Muken no Kane (La campana dell'inferno)
Soggetto (SGT)
Titolo della serie di appartenenza (SGTS):
Hiragana Seisuiki (Hiragana Genpei Seisui-ki), dramma jidai-mono storico sulla guerra di Genpei, databile alla maturità artistica di Katsukawa Shunshō, probabilmente dopo il 1775. Questa è la sesta scena della serie di otto fogli in formato chūban.
Inventario di museo o di soprintendenza (INV)
INVN:
S-860
INVD:
1898
DTZ
DTZG:
XVIII
Cronologia (DT)
DTZS:
terzo quarto
DTM:
analisi stilistica
ADT:
periodo Edo.
DTSI:
1775
DTSV:
ca
DTSF:
1775
DTSL:
ca
MTC
MTC:
Nishiki-e
Notizie storico-critiche
Consapevole della disperazione di Genta, dovuta all’impossibilità di adempiere ai suoi doveri militari per mancanza di armi, Umega-e cerca di aiutarlo attingendo a una leggenda popolare molto nota: chi suona la campana del Muken, l'ultimo degli otto inferni caldi buddisti, può ottenere in vita tutto ciò che desidera, pur dannandosi l'anima.
Poiché non poteva suonare la campana stessa, Umega-e batte con un mestolo la bacinella d'acqua (chozuba-chi), e miracolosamente dal cielo cadono monete d'oro, simboleggiando la provvidenza e il sostegno ai bisogni di Genta.
Da questo episodio nasce il mon personale di Genta, raffigurante un fiore di susino (ume) in omaggio a Umega-e.
Nella stampa l'uso raffinato del colore e delle texture è modulato per esaltare la scena miracolosamente benevola.