Il dipinto raffigura una donna incinta in fabbrica mentre sta assemblando un proiettile con la fiamma ossidrica.
Codifica Iconclass (DESI)
42A12 : 45C17
DES
DESS:
figure: donna
SGT
SGTI:
donna di profilo
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GAF2024.1
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1921
DTSF:
1921
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto La Madre (1921) faceva parte del ciclo Lacrime di guerra, una serie di quarantacinque dipinti realizzati da Costantini tra il 1915 e il 1921 per denunciare gli orrori della Prima guerra mondiale. Questa straziante contestazione pittorica della carneficina causata da un conflitto globale, in cui le potenze mondiali si scontrarono utilizzando la micidiale tecnologia delle armi moderne, nonostante lo straordinario successo di pubblico e i riscontri positivi della critica, non trovò altrettanto entusiasmo nell’establishment politico, in particolare con l’avvento del fascismo, in un clima di esaltazione retorica dell’eroismo e del militarismo.
L’immagine, carica di temi attuali e moderni, femminista e patriottica, mostra il carattere contraddittorio di tale azione: la donna, che sta per dare alla luce una nuova vita, partecipa alla produzione di un’arma di morte.
Il dipinto raffigura una donna incinta in fabbrica mentre sta assemblando un proiettile con la fiamma ossidrica.
Codifica Iconclass (DESI)
42A12 : 45C17
DES
DESS:
figure: donna
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
firma
ISRL:
italiano
ISRS:
a pennello
ISRT:
corsivo
ISRP:
in basso a sinistra
ISRI:
G. Costantini.
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto La Madre (1921) faceva parte del ciclo Lacrime di guerra, una serie di quarantacinque dipinti realizzati da Costantini tra il 1915 e il 1921 per denunciare gli orrori della Prima guerra mondiale. Questa straziante contestazione pittorica della carneficina causata da un conflitto globale, in cui le potenze mondiali si scontrarono utilizzando la micidiale tecnologia delle armi moderne, nonostante lo straordinario successo di pubblico e i riscontri positivi della critica, non trovò altrettanto entusiasmo nell’establishment politico, in particolare con l’avvento del fascismo, in un clima di esaltazione retorica dell’eroismo e del militarismo.
L’immagine, carica di temi attuali e moderni, femminista e patriottica, mostra il carattere contraddittorio di tale azione: la donna, che sta per dare alla luce una nuova vita, partecipa alla produzione di un’arma di morte.