D.Galliano. Costrutto in Sestri Ponente, varrato il 2 giugno 1865, e comandato dal Capitano Galliano.
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
753
Cronologia (DT)
DTSI:
1866
DTSF:
1866
MTC
MTC:
carta-acquarello
Notizie storico-critiche (NSC)
Con le sue 537 tonnellate di portata, il Domenico Galliano è una nave notevole per una categoria che di solito comprendeva bastimenti compresi tra le 200 e le 350 tonnellate. Ma questo trova una spiegazione: è una imbarcazione gestita direttamente da una famiglia: gli armatori sono lo stesso Domenico e suo fratello, il capitano è il figlio del primo.
La scelta degli armatori è caduta sulla nave goletta per ragioni di evidente economicità: a parità di dimensioni, infatti, gli Inglesi preferivano le navi (three masted – full rigged ship) che necessitavano di un equipaggio di 25 persone; la maggior parte degli armatori liguri prediligeva i brigantini a palo (con 18 uomini d’equipaggio), mentre i Devoto, i Galliano e altri armatori di piccole dimensioni utilizzavano le navi goletta, che potevano consentire di scendere sino a 12 uomini, con evidenti risparmi. Ma è una scelta rischiosa: in mari difficili la nave goletta diventa vulnerabile, così come se la malattia colpisce qualcuno dei membri dell’equipaggio; ma questo, a volte, quando mancano le risorse, è una scelta obbligata e allora si preferisce sperare che vada tutto bene.
Tipo scheda (TSK)
OA
Livello catalogazione (LIR)
P
Identificativo di origine
OA_5569
Codice univoco (NCT)
Codice Regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
C010025
Altro codice bene (ACC)
ODY-OA_0028365/ R07
Schede correlate (ACS)
ACSC:
753
ACSS:
numero scheda cartacea
OGT
OGTD:
dipinto
Quantità (QNT)
Quantità degli esemplari (QNTN):
1
Titolo (SGTT)
D.Galliano. Costrutto in Sestri Ponente, varrato il 2 giugno 1865, e comandato dal Capitano Galliano.
Con le sue 537 tonnellate di portata, il Domenico Galliano è una nave notevole per una categoria che di solito comprendeva bastimenti compresi tra le 200 e le 350 tonnellate. Ma questo trova una spiegazione: è una imbarcazione gestita direttamente da una famiglia: gli armatori sono lo stesso Domenico e suo fratello, il capitano è il figlio del primo.
La scelta degli armatori è caduta sulla nave goletta per ragioni di evidente economicità: a parità di dimensioni, infatti, gli Inglesi preferivano le navi (three masted – full rigged ship) che necessitavano di un equipaggio di 25 persone; la maggior parte degli armatori liguri prediligeva i brigantini a palo (con 18 uomini d’equipaggio), mentre i Devoto, i Galliano e altri armatori di piccole dimensioni utilizzavano le navi goletta, che potevano consentire di scendere sino a 12 uomini, con evidenti risparmi. Ma è una scelta rischiosa: in mari difficili la nave goletta diventa vulnerabile, così come se la malattia colpisce qualcuno dei membri dell’equipaggio; ma questo, a volte, quando mancano le risorse, è una scelta obbligata e allora si preferisce sperare che vada tutto bene.