Coppia di vasi in terracotta invetriata decorati con figure legate alla vendemmia e alla preparazione del vino.
Codifica Iconclass (DESI)
47I423 : 47I4231 : 46A14 : 34B11
DES
DESS:
figure: contadini
SGT
SGTI:
figure maschili
SGTI:
alberi
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
MWJ167
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1929
DTSV:
ca
DTSF:
1929
DTSL:
ca
MTC
MTC:
terracotta- pittura
MTC:
terracotta- invetriatura
Notizie storico-critiche (NSC)
Il soggetto del motivo decorativo dei due vasi Vendemmia è ricorrente nelle opere di Gio Ponti, architetto milanese e direttore artistico della fabbrica di porcellane Richard Ginori. A partire dal 1923 l’antica manifattura fiorentina tende di rinnovare la propria produzione ispirandosi alle nuove tendenze moderniste. Gio Ponti è protagonista di questo rinnovamento: ispirandosi alle forme e ai soggetti tradizionali e classiche della produzione storica di ceramica, elabora nuovi modelli raffinati ed eleganti, allineati alle tendenze decò e del Novecento, promuovendoli attraverso le partecipazioni alle mostre, tra cui l’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi del 1923, le Biennali di arte decorativa di Monza e le Triennali di Milano, e sulle pagine della rivista “Domus”, da lui fondata nel 1928.
I soggetti legati alla raccolta dell’uva e alla preparazione del vino vennero ideati nel 1927 per la taverna Alla Penna a Milano, per la quale Gio Ponti elaborò il progetto di arredo e di decorazione degli interni, assieme agli altri architetti del gruppo Labirinto. Il tema ebbe un tale successo che Ponti lo traspose in diversi oggetti in ceramica, prodotti in serie dalla Richard Ginori. I disegni che decorano i vasi della Wolfsoniana si ritrovano in due delle quattro piastrelle ("Il raccolto" e "Il trasporto", 1927), sui piatti dedicati al tema della vendemmia e nel gruppo scultoreo "La terra promessa" realizzato con Italo Griselli (1927-1930).
Coppia di vasi in terracotta invetriata decorati con figure legate alla vendemmia e alla preparazione del vino.
Codifica Iconclass (DESI)
47I423 : 47I4231 : 46A14 : 34B11
DES
DESS:
figure: contadini
Notizie storico-critiche (NSC)
Il soggetto del motivo decorativo dei due vasi Vendemmia è ricorrente nelle opere di Gio Ponti, architetto milanese e direttore artistico della fabbrica di porcellane Richard Ginori. A partire dal 1923 l’antica manifattura fiorentina tende di rinnovare la propria produzione ispirandosi alle nuove tendenze moderniste. Gio Ponti è protagonista di questo rinnovamento: ispirandosi alle forme e ai soggetti tradizionali e classiche della produzione storica di ceramica, elabora nuovi modelli raffinati ed eleganti, allineati alle tendenze decò e del Novecento, promuovendoli attraverso le partecipazioni alle mostre, tra cui l’Esposizione Internazionale di Arti Decorative di Parigi del 1923, le Biennali di arte decorativa di Monza e le Triennali di Milano, e sulle pagine della rivista “Domus”, da lui fondata nel 1928.
I soggetti legati alla raccolta dell’uva e alla preparazione del vino vennero ideati nel 1927 per la taverna Alla Penna a Milano, per la quale Gio Ponti elaborò il progetto di arredo e di decorazione degli interni, assieme agli altri architetti del gruppo Labirinto. Il tema ebbe un tale successo che Ponti lo traspose in diversi oggetti in ceramica, prodotti in serie dalla Richard Ginori. I disegni che decorano i vasi della Wolfsoniana si ritrovano in due delle quattro piastrelle ("Il raccolto" e "Il trasporto", 1927), sui piatti dedicati al tema della vendemmia e nel gruppo scultoreo "La terra promessa" realizzato con Italo Griselli (1927-1930).