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Poltrona

Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
armchair
OGTT:
arredo
OGTD:
poltrona
Autore (AUT)
AUTR:
autore
AUTM:
documentazione
AUTN:
Zaccari, Ettore
AUTA:
Cesena, 1877 – Milano, 1922
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Poltrona in legno di noce lucidato di nero. L'ampia e movimentata decorazione dello schienale è delimitata da una sequenza di linee verticali terminanti in due volute dorate.
Codifica Iconclass (DESI)
48AA98212 : 48A98134 : 48AA9832 : 25F23(+5)
DES
DESS:
decorazioni: motivi geometrici
SGT
SGTI:
motivi decorativi vegetali
SGTI:
animale fantastico
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GX1993.206.1-2
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1920
DTSF:
1920
MTC
MTC:
legno di noce- doratura
MTC:
legno di noce- intaglio
Notizie storico-critiche (NSC)
Ettore Zaccari si dedicò all’ebanisteria sin da giovanissimo e, dopo aver frequentato l’Accademia di Brera e la Scuola Civica d’Arte del Castello Sforzesco, apre una bottega a Milano in via Pisacane, la cui attività proseguì anche dopo la sua morte nel 1922. Questa poltrona fu esposta nel 1923, in coppia con un’altra identica, nella sala da pranzo presentata nella sezione lombarda alla I Biennale di Monza. Tale sala da pranzo, premiata con il diploma d’onore, fu eseguita dalla bottega Zaccari, che disegnò pure le tappezzerie e le decorazioni murali in uno stile che guardava alla tradizione del mobile rinascimentale ma anche alla lezione dei mobilieri francesi, in particolare a Maurice Dufrène, nell’esuberante e fitta decorazione a intaglio del legno lucidato.