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Poltrona decorata con conchiglie

Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
armchair
OGTT:
arredo
OGTD:
poltrona
Autore (AUT)
AUTR:
ideatore
AUTM:
documentazione
AUTN:
Grassi, Vittorio
AUTA:
Roma, 1878 – Roma, 1958
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Poltrona in legno dipinto con un decoro di due conchiglie spiraliformi sullo schienale.
Codifica Iconclass (DESI)
48A9853
DES
DESS:
oggetti: conchiglia
SGT
SGTI:
conchiglia
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GD1994.67
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1923
DTSF:
1923
MTC
MTC:
tessuto
MTC:
legno- pittura
Notizie storico-critiche (NSC)
Pittore, illustratore e scenografo, Vittorio Grassi si accosta a Duilio Cambellotti nel comune interesse per il mondo rurale, in particolare quello dell’Agro Romano, a cui entrambi si ispirano nel disegno di arredi. Illustrati sulla rivista “La Casa”, alla quale entrambi collaborano in quegli anni, i loro mobili presentano forme semplificate in massello di legno a incastro, senza chiodi. In occasione della sezione romana della I Biennale di Monza del 1923 Grassi progetta tre ambienti: la saletta da pranzo, la camera da letto per signorina e una camera matrimoniale con mobili color carta da zucchero, caratterizzati da decorazioni argentee e dal motivo decorativo della conchiglia. Questa sala, da cui proviene la poltroncina della Wolfsoniana, fu acquistata alla Biennale monzese dal professor Giuseppe Lugli di Roma, amico dell’artista. La poltrona fu realizzata d FIM, Fabbrica Italiana Mobili, che aveva sede a Torino.