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Credenza di Zecchin

Collezione Wolfsoniana
OGT
OGTD:
credenza
OGTT:
arredo
OGTD:
credenza
Autore (AUT)
AUTM:
documentazione
AUTN:
Zecchin, Vittorio
AUTA:
Murano, 1878 – Venezia, 1947
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Credenza in legno di rovere laccato di nero e abbellito da un motivo intagliato di pesci dorati. L’interno dello sportello sinistro è siglato dalle iniziali incise di Vittorio Zecchin.
Codifica Iconclass (DESI)
25F65 : 25G53
DES
DESS:
animali: pesci
SGT
SGTI:
pesci
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GX1993.47
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1923
DTSF:
1923
MTC
MTC:
laccatura
MTC:
doratura
MTC:
legno di rovere
Notizie storico-critiche (NSC)
Nella sezione triveneta alla Prima Biennale di Monza Vittorio Zecchin presentò una sala da pranzo per la quale disegnò mobili, vetri, piatti in ceramica e arazzi. Gli arredi comprendevano un tavolo, alcune sedie, e panchette e una credenza in legno di rovere tinto di nero con incisioni dorate di fiori stilizzati, cervi e cerbiatti. Tale motivo decorativo, presente nella panchetta conservata presso la Wolfsoniana (GX1993.48), presentava una variante con figure di pesci nella credenza esposta sempre nel 1923 alla Galleria Pesaro di Milano. L'esemplare conservato al museo era originariamente decorato con bocchette in argento.