Vaso curvilineo in ceramica privo di anse e di coperchio. La decorazione è costituita da un motivo a punti colorati e dorati che sottolineano e definiscono gli elementi vegetali e geometrici raffigurati. L’immagine del gallo, che occupa gran parte della superficie, pur nella sua fisionomia realista accentuata da contorni bruni è restituita attraverso una complessiva stilizzazione grafica.
Codifica Iconclass (DESI)
25F38(ROOSTER) : 48A9813
DES
DESS:
animali: gallo
SGT
SGTI:
gallo
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
GX1993.398
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
primo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1922
DTSV:
ca
DTSF:
1922
DTSL:
ca
MTC
MTC:
ceramica
Notizie storico-critiche (NSC)
Roberto Rosati, allievo di Duilio Cambellotti, dopo aver conseguito il diploma presso il Regio Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza nel 1912 apre il suo primo laboratorio di ceramica in collaborazione con il gallerista Giuseppe Sprovieri. Nel primo dopoguerra collabora con la manifattura La Fiamma di Roma, che viene acquistata nel 1924 da Ferruccio Palazzi. Nel 1923 partecipa alla Prima Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza nella sezione romana, dove espone il "Vaso con gallo", la cui forma semplice corrisponde ai modelli in uso nella cerchia dei ceramisti romani. Il carattere peculiare della sua produzione è rappresentato dai motivi decorativi dei punti colorati, che definiscono gli elementi naturali o geometrici raffigurati.
Vaso curvilineo in ceramica privo di anse e di coperchio. La decorazione è costituita da un motivo a punti colorati e dorati che sottolineano e definiscono gli elementi vegetali e geometrici raffigurati. L’immagine del gallo, che occupa gran parte della superficie, pur nella sua fisionomia realista accentuata da contorni bruni è restituita attraverso una complessiva stilizzazione grafica.
Codifica Iconclass (DESI)
25F38(ROOSTER) : 48A9813
DES
DESS:
animali: gallo
Notizie storico-critiche (NSC)
Roberto Rosati, allievo di Duilio Cambellotti, dopo aver conseguito il diploma presso il Regio Istituto d’Arte per la Ceramica di Faenza nel 1912 apre il suo primo laboratorio di ceramica in collaborazione con il gallerista Giuseppe Sprovieri. Nel primo dopoguerra collabora con la manifattura La Fiamma di Roma, che viene acquistata nel 1924 da Ferruccio Palazzi. Nel 1923 partecipa alla Prima Mostra Internazionale delle Arti Decorative di Monza nella sezione romana, dove espone il "Vaso con gallo", la cui forma semplice corrisponde ai modelli in uso nella cerchia dei ceramisti romani. Il carattere peculiare della sua produzione è rappresentato dai motivi decorativi dei punti colorati, che definiscono gli elementi naturali o geometrici raffigurati.