Credenza in legno di noce tinto di nero decorato con fregi geometrici. Nella parte superiore del mobile è applicata una piastrella invetriata, dipinta con il profilo di una donna con copricapo e grandi orecchini.
Codifica Iconclass (DESI)
48A9812 : 31A72
DES
DESS:
decorazioni: motivi geometrici
SGT
SGTI:
motivi decorativi geometrici
SGTI:
volto di donna
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
87.906.11.1
DTZ
DTZG:
XX
Cronologia (DT)
DTZS:
secondo quarto
DTM:
documentazione
DTSI:
1927
DTSF:
1927
MTC
MTC:
ceramica- invetriatura
MTC:
pittura
MTC:
legno di noce- verniciatura
Notizie storico-critiche (NSC)
Allievo e collaboratore di Cambellotti, Melchiorre Melis si trasferì ventenne nella capitale dove, seguendo la lezione del maestro, si dedicò a una produzione d’arte totale, dedicandosi alla creazione di dipinti, illustrazioni, mobili, ceramiche, gioielli, ricami, giocattoli e allestimenti espositivi. Legato ai temi iconografici e stilistici della sua terra d’origine, li rivisitò con originalità, come dimostrano i decori e i soggetti delle sue ceramiche e la ripresa di motivi tipici della tradizione sarda, riattualizzati in chiave déco, presenti in questa credenza che, concepita probabilmente in collaborazione con il fratello Federico, fu eseguita dai Fratelli Clemente di Sassari.
Credenza in legno di noce tinto di nero decorato con fregi geometrici. Nella parte superiore del mobile è applicata una piastrella invetriata, dipinta con il profilo di una donna con copricapo e grandi orecchini.
Codifica Iconclass (DESI)
48A9812 : 31A72
DES
DESS:
decorazioni: motivi geometrici
Notizie storico-critiche (NSC)
Allievo e collaboratore di Cambellotti, Melchiorre Melis si trasferì ventenne nella capitale dove, seguendo la lezione del maestro, si dedicò a una produzione d’arte totale, dedicandosi alla creazione di dipinti, illustrazioni, mobili, ceramiche, gioielli, ricami, giocattoli e allestimenti espositivi. Legato ai temi iconografici e stilistici della sua terra d’origine, li rivisitò con originalità, come dimostrano i decori e i soggetti delle sue ceramiche e la ripresa di motivi tipici della tradizione sarda, riattualizzati in chiave déco, presenti in questa credenza che, concepita probabilmente in collaborazione con il fratello Federico, fu eseguita dai Fratelli Clemente di Sassari.