Questo disegno è certamente uno tra gli esempi più significativi di quella produzione grafica di immediato realismo del Magnasco, finalizzata alla produzione di figurine di repertorio da inserire all'occorrenza, singolarmente o in piccoli gruppi, all'interno di quadri di paesaggio. Gli elementi paesaggistici sono quasi assenti, costituiti solo da rapidi accenni di pennello che riescono tuttavia a farci immaginare efficacemente l'ambiente, anche grazie ai rialzi di biacca che illuminano figure e dettagli sulla carta greggia.
Di alcune delle figurette di questi disegni è possibile individuare la rispondenza in altrettante dipinte su tela dal Tavella (16689 -1738), che collaborò con "Il Lissandrino" in diverse occasioni (Genova 2023, pp 86-90).
Questo disegno è certamente uno tra gli esempi più significativi di quella produzione grafica di immediato realismo del Magnasco, finalizzata alla produzione di figurine di repertorio da inserire all'occorrenza, singolarmente o in piccoli gruppi, all'interno di quadri di paesaggio. Gli elementi paesaggistici sono quasi assenti, costituiti solo da rapidi accenni di pennello che riescono tuttavia a farci immaginare efficacemente l'ambiente, anche grazie ai rialzi di biacca che illuminano figure e dettagli sulla carta greggia.
Di alcune delle figurette di questi disegni è possibile individuare la rispondenza in altrettante dipinte su tela dal Tavella (16689 -1738), che collaborò con "Il Lissandrino" in diverse occasioni (Genova 2023, pp 86-90).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
legato
Nome (ACQN):
Durazzo M.
Data acquisizione (ACQD):
1848
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Citazione completa (BIL)
Delogu, 1931, p 133; Pospisil, 1944, p XCI; Geiger 1945, pp I-II; Geiger 1949, p 162; Mostra, 1949, p 51; Bonzi, 1960, p 43; Franchini, 1977, tav XIV; Newcome, 1996, p 300; Franchini, 1999, p 113; Alessandro Magnasco, 2015, pp 20-21;Genova 2023, pp 86-90