Nel 1502, a corte cresce l'ostilità contro Colombo e i suoi famigliari. In questo clima psicologico di solitudine, si alimenta la nostalgia per Genova, ma soprattutto conta la preoccupazione per il futuro del figlio legittimo, don Diego: da molti segnali a corte, Cristoforo ha la sensazione che alla sua morte, il figlio verrà esautorato da molti dei privilegi che ha accumulato. Per questo corre ai ripari, invia a Genova due copie dei suoi "Privilegi" - il Codice omonimo - e intraprende un'azione presso il Banco di San Giorgio per cercare un protettore per gli interessi del figlio.
Traduzione
Al signor ambasciatore messer Nicolò Oderico.
Signore, non si può descrivere la solitudine in cui ci avete lasciato. Ho dato il libro delle mie scritture a messer Francesco Rivarolo perché ve lo spedisca con altra copia delle lettere: del recapito e del luogo dove lo metterete, vi chiedo per grazia che lo scriviate a don Diego. Nello stesso modo e per il medesimo messer Francesco, un altro simile si finirà e vi sarà spedito. In essi troverete una nuova scrittura.
Le Loro Altezze mi hanno promesso di darmi tutto ciò che mi appartiene e di mettere don Diego in possesso di tutto, come vedrete. Scrivo al signor messer Gian Luigi e alla signora madonna Caterina. La lettera parte con questa.
Io sarò di partenza in nome della Santa Trinità, non appena il tempo sarà favorevole, con molti rifornimenti. Se Gerolamo di Santo Stefano viene, mi deve aspettare e non compromettersi con nessuno, perché prenderanno da lui quanto potranno e poi lo lasceranno in bianco. Venga
qui e il Re e la Regina lo accoglieranno fino alla mia venuta.
Nostro Signore vi custodisca. Stesa in Siviglia, il 2 marzo 1502.
Ai vostri comandi.
Firma
Notizie storico-critiche (NSC)
Nel 1502, a corte cresce l'ostilità contro Colombo e i suoi famigliari. In questo clima psicologico di solitudine, si alimenta la nostalgia per Genova, ma soprattutto conta la preoccupazione per il futuro del figlio legittimo, don Diego: da molti segnali a corte, Cristoforo ha la sensazione che alla sua morte, il figlio verrà esautorato da molti dei privilegi che ha accumulato. Per questo corre ai ripari, invia a Genova due copie dei suoi "Privilegi" - il Codice omonimo - e intraprende un'azione presso il Banco di San Giorgio per cercare un protettore per gli interessi del figlio.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Famiglia Oderico
Data acquisizione (ACQD):
1821
Luogo acquisizione (ACQL):
Genova
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione allegata
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
4236_1
FTAF:
jpg
Specifiche di accesso ai dati (ADS)
Profilo di accesso (ADSP):
1
Motivazione (ADSM):
scheda contenente dati liberamente accessibili
Compilazione (CMP)
Data (CMPD):
2024
Nome (CMPN):
Carosio, Giovanni
Referente scientifico (RSR)
Agosto, Aldo
Funzionario responsabile (FUR)
Campodonico, Pierangelo
Osservazioni (OSS)
L'opera esposta al museo è una copia. L'originale è in deposito.