Banconota convertibile in argento da 100 yen detta "di Daikokuten"
Daikokuten è una divinità associata alla fortuna, alla ricchezza e alla prosperità, riconoscibile dal tipico cappello piatto, da un sacco che porta con sé e soprattutto dallo uchide no kozuchi, un martello magico in grado di realizzare qualsiasi desiderio.
La figura di Daikokuten ricorre in molte opere presenti nella collezione Chiossone (stampe, dipinti, bronzi, maschere decorative e inrō); si può dire che fosse certamente una figura amata da Edoardo Chiossone.
La sua caratteristica “capacità di produrre ricchezza” lo fece impiegare anche come soggetto per la banconota convertibile in argento da 1 yen detta appunto "di Daikokuten" in cui il personaggio è raffigurato secondo un’iconografia tradizionale, spesso ricorrente in stampe e dipinti: con un sacco e un martello, seduto su sacchi di riso, a loro volta simbolo di abbondante raccolto e circondato da topi, anch’essi attirati dall’abbondanza di granaglie. La rotondità fisica del personaggio sottolinea ancora una volta la sua prosperità. Daikokuten era senz’altro un simbolo per rappresentare un futuro positivo per il Giappone in un momento di grande cambiamento, ma anche una connessione con il passato grazie alla sua iconografia tradizionale, si pone quindi come un simbolo di tradizione su una banconota nuova, moderna realizzata con tecnica di stampa all’avanguardia che permette sfumature di colore non possibili in precedenza. Non solo; la banconota riporta anche in inglese la dicitura di convertibilità in argento, un ulteriore indice di un’apertura del Giappone all’internazionalità.
SGT
SGTI:
divinità giapponese
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
IR 1940-007
DTZ
DTZG:
sec. XIX
Cronologia (DT)
DTSI:
1885
MTC
MTC:
carta stampata
MTC:
carta stampaggio
Notizie storico-critiche (NSC)
A Chiossone, disegnatore e incisore, si devono le emissioni delle carte valori del Giappone moderno; produsse circa 500 lastre per banconote, francobolli, titoli ed altre emissioni statali, fece inoltre importare dall'estero macchine industriali che garantivano un alto livello di stampa e istruì al loro uso i dipendenti giapponesi del Poligrafico.
Durante il suo lavoro studiò approfonditamente l’iconografia giapponese, necessaria al suo mestiere di disegnatore e incisore, e ciò aumentò significatamene il suo interesse per l’arte; sui libri illustrati del “Kyōsai Gadan”, il Trattato di Kawanabe Kyōsai sulla pittura (anch’esso presente nella nostra collezione) si trovano, a margine, moltissime annotazioni di Chiossone che ne studiava le raffigurazioni e i motivi.
Si pensa che Edoardo Chiossone conoscesse personalmente Kyōsai (1831-1889), a lui contemporaneo, di cui possedeva svariate opere.
Lo studio sull’iconografia lo portò a prediligere un personaggio in particolare: Daikokuten.
Banconota convertibile in argento da 100 yen detta "di Daikokuten"
Daikokuten è una divinità associata alla fortuna, alla ricchezza e alla prosperità, riconoscibile dal tipico cappello piatto, da un sacco che porta con sé e soprattutto dallo uchide no kozuchi, un martello magico in grado di realizzare qualsiasi desiderio.
La figura di Daikokuten ricorre in molte opere presenti nella collezione Chiossone (stampe, dipinti, bronzi, maschere decorative e inrō); si può dire che fosse certamente una figura amata da Edoardo Chiossone.
La sua caratteristica “capacità di produrre ricchezza” lo fece impiegare anche come soggetto per la banconota convertibile in argento da 1 yen detta appunto "di Daikokuten" in cui il personaggio è raffigurato secondo un’iconografia tradizionale, spesso ricorrente in stampe e dipinti: con un sacco e un martello, seduto su sacchi di riso, a loro volta simbolo di abbondante raccolto e circondato da topi, anch’essi attirati dall’abbondanza di granaglie. La rotondità fisica del personaggio sottolinea ancora una volta la sua prosperità. Daikokuten era senz’altro un simbolo per rappresentare un futuro positivo per il Giappone in un momento di grande cambiamento, ma anche una connessione con il passato grazie alla sua iconografia tradizionale, si pone quindi come un simbolo di tradizione su una banconota nuova, moderna realizzata con tecnica di stampa all’avanguardia che permette sfumature di colore non possibili in precedenza. Non solo; la banconota riporta anche in inglese la dicitura di convertibilità in argento, un ulteriore indice di un’apertura del Giappone all’internazionalità.
Notizie storico-critiche (NSC)
A Chiossone, disegnatore e incisore, si devono le emissioni delle carte valori del Giappone moderno; produsse circa 500 lastre per banconote, francobolli, titoli ed altre emissioni statali, fece inoltre importare dall'estero macchine industriali che garantivano un alto livello di stampa e istruì al loro uso i dipendenti giapponesi del Poligrafico.
Durante il suo lavoro studiò approfonditamente l’iconografia giapponese, necessaria al suo mestiere di disegnatore e incisore, e ciò aumentò significatamene il suo interesse per l’arte; sui libri illustrati del “Kyōsai Gadan”, il Trattato di Kawanabe Kyōsai sulla pittura (anch’esso presente nella nostra collezione) si trovano, a margine, moltissime annotazioni di Chiossone che ne studiava le raffigurazioni e i motivi.
Si pensa che Edoardo Chiossone conoscesse personalmente Kyōsai (1831-1889), a lui contemporaneo, di cui possedeva svariate opere.
Lo studio sull’iconografia lo portò a prediligere un personaggio in particolare: Daikokuten.