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Polena

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
scultura
OGTT:
polena
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Figura femminile vestita con tunica, drappeggio sulla gamba destra e cintura in vita. Mano destra mancante. Piedistallo a ricciolo.

La giovane donna, nella sua posizione inclinata in avanti, avanza sulle onde e guarda verso l'orizzonte. Quasi certamente la mano destra afferrava qualcosa, andato perduto negli anni: l'assenza di tale "segno" - fosse esso un'arma, un fiore o un calice - fa scivolare nell'anonimato la polena, senza tuttavia toglierle la caratteristica fondamentale: l'incedere deciso verso la propria meta.

Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3285
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
seconda metà
MTC
MTC:
Legno monocromo
Notizie storico-critiche (NSC)
Conosciuta, nella collezione, come "la donna che avanza", è una scultura che si distacca dal genere tradizionale delle polene ed è facilmente attribuibile alla mano di uno scultore esperto. L'opera presenta un aspetto dinamico inconsueto per una tipologia, come quella delle polene, contraddistinta dalla fissità.

Al contrario delle altre polene presenti nella collezione, "la donna che avanza" è in origine monocroma: sul legno si presenta una preparazione che forse è servita da base a uno o più strati di biacca, o forse è servita da "colore" essa stessa. Con la sua tonalità verdastra, la polena doveva assomigliare ad una statua di bronzo, accentuandone le parvenze di donna dell'antichità classica.

La mancata colorazione può essere inoltre interpretata come una sorta di attribuzione di provenienza: spesso infatti le polene liguri non erano policrome, risentendo dell'influenza dei modelli costruttivi francesi, in sé molto differenti da quelli inglesi e dalle culture decorative da questa derivate, come le polene toscane e napoletane.