Disegno a matita grafite su carta bianca raffigurante episodio tratto dal Canto XI del Purgatorio dantesco
Codifica Iconclass (DESI)
83(Dante, Divina Commedia)
DES
DESS:
figure: anime del Purgatorio
DESS:
paesaggio: rocce
DESS:
personaggi: Dante; Virgilio; Oderisi da Gubbio
Titolo (SGTT)
L'incontro con Oderisi da Gubbio (Purg. Canto XI, vv. 79-80):
"Oh! Diss'io lui, non se' tu Oderisi, /
l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte".
SGT
SGTI:
episodio dal Purgatorio dantesco
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 24
INVC:
Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
iscrizione,bibliografia
DTZG:
XIX
DTSI:
1824
DTSF:
1826
MTC
MTC:
carta bianca
MTC:
matita grafite
Notizie storico-critiche (NSC)
Il Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso conserva gran parte dei modelli grafici eseguiti dal pittore e incisore Bartolomeo Pinelli in preparazione all’impresa editoriale della sua Divina Commedia illustrata, di cui la collezione del museo possiede anche i tre volumi di incisioni. L’illustrazione delle tre cantiche venne realizzata dall’artista romano tra 1824 e 1826, con una scelta degli episodi più significativi accompagnati in calce dalle corrispondenti terzine dantesche. L’insieme di questi disegni riveste un particolare interesse in quanto consente di ripercorrere il processo creativo dell’autore, permettendo un confronto diretto tra i modelli rapidamente schizzati a matita e le stampe pubblicate. In questo caso, la versione incisa non presenta variazioni rispetto al foglio preparatorio.
Diversamente dal linguaggio colorito e talvolta grottesco che caratterizza i soggetti popolareschi e vernacolari che lo avevano reso celebre, nella sua Divina Commedia Pinelli ricerca piuttosto un registro aulico e classico, adatto ai soggetti letterari resi attuali dal sorgere dell’estetica romantica, iscrivendo così a pieno titolo la sua opera nel clima di riscoperta dell’immaginario dantesco che percorre a inizio Ottocento l’intera Europa. (Priarone 2024, pp. 51-52).
Diretto precedente dell’impresa di Pinelli è la serie di 110 illustrazioni della Commedia incise dallo scultore e disegnatore neoclassico John Flaxman, che costituiscono per l’artista romano un modello soprattutto iconografico; dal punto di vista stilistico, egli invece si discosta decisamente dall’essenzialità e astrazione lineare del maestro inglese, elaborando una prospettiva alternativa e del tutto originale (Fiumi Sermattei 2022, p. 123).
Tipo scheda (TSK)
D
Livello ricerca (LIR)
I
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
Comune di Genova
OGT
OGTD:
disegno preparatorio
Titolo (SGTT)
L'incontro con Oderisi da Gubbio (Purg. Canto XI, vv. 79-80):
"Oh! Diss'io lui, non se' tu Oderisi, /
l'onor d'Agobbio e l'onor di quell'arte".
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRCD:
Dono G. Passano (1905)
TCL:
luogo di provenienza
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
DTM:
iscrizione,bibliografia
DTZG:
XIX
DTSI:
1824
DTSF:
1826
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Pinelli, Bartolomeo
AUTA:
1781/1835
MTC
MTC:
carta bianca
MTC:
matita grafite
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Disegno a matita grafite su carta bianca raffigurante episodio tratto dal Canto XI del Purgatorio dantesco
Codifica Iconclass (DESI)
83(Dante, Divina Commedia)
DES
DESS:
figure: anime del Purgatorio
DESS:
paesaggio: rocce
DESS:
personaggi: Dante; Virgilio; Oderisi da Gubbio
Notizie storico-critiche (NSC)
Il Gabinetto Disegni e Stampe di Palazzo Rosso conserva gran parte dei modelli grafici eseguiti dal pittore e incisore Bartolomeo Pinelli in preparazione all’impresa editoriale della sua Divina Commedia illustrata, di cui la collezione del museo possiede anche i tre volumi di incisioni. L’illustrazione delle tre cantiche venne realizzata dall’artista romano tra 1824 e 1826, con una scelta degli episodi più significativi accompagnati in calce dalle corrispondenti terzine dantesche. L’insieme di questi disegni riveste un particolare interesse in quanto consente di ripercorrere il processo creativo dell’autore, permettendo un confronto diretto tra i modelli rapidamente schizzati a matita e le stampe pubblicate. In questo caso, la versione incisa non presenta variazioni rispetto al foglio preparatorio.
Diversamente dal linguaggio colorito e talvolta grottesco che caratterizza i soggetti popolareschi e vernacolari che lo avevano reso celebre, nella sua Divina Commedia Pinelli ricerca piuttosto un registro aulico e classico, adatto ai soggetti letterari resi attuali dal sorgere dell’estetica romantica, iscrivendo così a pieno titolo la sua opera nel clima di riscoperta dell’immaginario dantesco che percorre a inizio Ottocento l’intera Europa. (Priarone 2024, pp. 51-52).
Diretto precedente dell’impresa di Pinelli è la serie di 110 illustrazioni della Commedia incise dallo scultore e disegnatore neoclassico John Flaxman, che costituiscono per l’artista romano un modello soprattutto iconografico; dal punto di vista stilistico, egli invece si discosta decisamente dall’essenzialità e astrazione lineare del maestro inglese, elaborando una prospettiva alternativa e del tutto originale (Fiumi Sermattei 2022, p. 123).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
GIORGIO PASSANO
Data acquisizione (ACQD):
1905
Condizione giuridica (CDG)
Indicazione generica (CDGG):
proprietà Ente pubblico territoriale
Indicazione specifica (CDGS):
Comune di Genova
Documentazione fotografica (FTA)
FTAX:
documentazione esistente
FTAP:
fotografia digitale
FTAN:
D24
Citazione completa (BIL)
M. Priarone, La Divina Commedia illustrata da Bartolomeo Pinelli, in Musei e Medioevo. Suggestioni sull'età di mezzo nel patrimonio dei Musei Civici di Genova, a cura di A. De Pascale, Sagep 2024, pp. 51-53.
Citazione completa (BIL)
Citazione completa (BIL):
I. Fiumi Sermattei, La "semplicità sublime" della Commedia illustrata da Bartolomeo Pinelli, in Dante e Roma, atti del convegno a cura di M. Fagiolo, Gangemi Editore 2022, pp. 121-129.