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Piroscafo «Taormina». Ponte cuccette emigranti

Galata Museo del Mare
Oggetto (OGT)
OGTD:
disegno
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTB:
David&William Henderson&Co (Glasgow)
Titolo (SGTT)
T.S.S. Taormina. Lower deck
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
2755_22
Cronologia (DT)
DTSI:
1908
DTSF:
1908
MTC
MTC:
eliocopia su carta
Notizie storico-critiche (NSC)
Ancona, Verona e Taormina furono tre unità veloci da emigranti progettate dalla Società Italia e costruite in cantieri inglesi. Con una stazza lorda di 9000 tonnellate ed una velocità di oltre quindici miglia, potevano ospitare 45 passeggeri di prima classe (la capienza venne in seguito aumentata) e ben 2400 emigranti con ampi locali uso refettorio e soggiorno situati sul ponte inferiore di passeggiata. Per primi furono dotati di un sistema di ventilazione dei locali.

Dopo lo scoppio della prima guerra mondiale, «Taormina» e «Verona» effettuarono trasporti di truppe in Libia. Il 9 maggio 1918 salparono da Napoli per Tripoli, ognuna con 3000 soldati a bordo. II viaggio doveva essere uno dei più tragici nei trasporti di truppe. Una violenta tempesta scatenatasi nella notte, costrinse i cacciatorpediniere della scorta a mettersi alla cappa, lasciando i piroscafi, che lo stato del mare peraltro proteggeva dall'insidia dei sommergibili.

L'indomani il convoglio si ricompose a Messina da dove ripartiva al mattino del giorno 11. Poche ore dopo all'altezza di Capo Calamizza, ad oltre un miglio da riva, il «Verona» fu silurato e cominciò a sbandare. Durante le operazioni di salvataggio, si verificava una esplosione in caldaia e la nave affondava rapidamente. Più di ottocento soldati perdettero la vita.

II «Taormina» riparava a Messina, da dove ne ripartiva il giorno dopo, giungendo a Tripoli senza altri incidenti. Continuò il servizio di trasporto truppe sino al termine della guerra. Dopo radicali riparazioni navigò ancora al Nord e Sud America. Effettuò anche qualche viaggio in Sud Pacifico e in Australia, trasportando emigranti, finchè nel 1928 fu disarmato e rimorchiato a Savona per esservi demolito.

Disegni