Progetto d'ormeggio dei bastimenti con viti per il porto di Genova
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
568
Cronologia (DT)
DTSI:
1875
DTSV:
ante
MTC
MTC:
disegno a tiralinee-carta
Notizie storico-critiche (NSC)
Gli anni a cavallo dell’unità d’Italia videro un boom della marina velica, che sarebbe durato fino agli anni ’80. La concorrenza delle navi a vapore cominciava a farsi sentire, anche se frenata dalla resistenza degli armatori locali: "il vento non costa nulla", si usava dire.
Si pone il problema dell’affollamento di navi all’interno del porto. Ciò costringe a innumerevoli trasbordi dei carichi, con un aumento dei costi. Le merci sostano per giorni sulle chiatte.
In attesa di un progetto che vada ad aumentare i metri lineari di banchina e a modernizzare le attrezzature (sarà affidato all’ing. Adolfo Parodi nel 1875 e terminato nel 1888), nel frattempo si propongono soluzioni alternative. Come quello di Pietro Vianson, che prevede di ormeggiare i velieri “in andana” - ovvero in seconda e tripla fila - a boe ancorate al fondale con cavi e viti. La movimentazione sarebbe stata affidata a piccoli rimorchiatori a vapore.
Tipo scheda (TSK)
D
Livello ricerca (LIR)
I inventariazione
Codice univoco (NCT)
Codice regione (NCTR):
07
Ente schedatore (ESC)
C010025
Ente competente (ECP)
C010025
Struttura complessa (RVE)
Livello (RVEL):
1
Codice bene radice (RVER):
CRL-OA_0030308
Altro codice bene (ACC)
ODY-D_0030309/ R07
Oggetto (OGT)
OGTD:
disegno
Identificazione (OGTV):
paio
Denominazione (OGTN)
progetto
Quantità (QNT)
Numero (QNTN):
2
Titolo (SGTT)
Progetto d'ormeggio dei bastimenti con viti per il porto di Genova
Gli anni a cavallo dell’unità d’Italia videro un boom della marina velica, che sarebbe durato fino agli anni ’80. La concorrenza delle navi a vapore cominciava a farsi sentire, anche se frenata dalla resistenza degli armatori locali: "il vento non costa nulla", si usava dire.
Si pone il problema dell’affollamento di navi all’interno del porto. Ciò costringe a innumerevoli trasbordi dei carichi, con un aumento dei costi. Le merci sostano per giorni sulle chiatte.
In attesa di un progetto che vada ad aumentare i metri lineari di banchina e a modernizzare le attrezzature (sarà affidato all’ing. Adolfo Parodi nel 1875 e terminato nel 1888), nel frattempo si propongono soluzioni alternative. Come quello di Pietro Vianson, che prevede di ormeggiare i velieri “in andana” - ovvero in seconda e tripla fila - a boe ancorate al fondale con cavi e viti. La movimentazione sarebbe stata affidata a piccoli rimorchiatori a vapore.