Szigetvar è una città dell’Ungheria meridionale, non distante dal confine croato.
Nell’estate del 1566 fu teatro di una battaglia tra i Turchi Ottomani di Solimano il Magnifico, che miravano a conquistare l'Europa, e gli uomini del bano croato Nikola Šubić Zrinski, alleato dell'imperatore Massimiliano II d'Asburgo.
Zrinsky aveva raccolto una guarnigione di circa 2300 soldati croati ed ungheresi. L’armata turca era forte di 150.000 uomini e un potente parco di artiglierie.
La fortezza cadde il 7 settembre, ma il sultano non potè gioirne perché era morto il giorno prima nella sua tenda da campo, presumibilmente per un ictus.
Sebbene si sia trattato formalmente di una vittoria ottomana, i Turchi riportarono ingenti perdite, mai accertate: a fronte dell’annientamento dei difensori, essi persero tra i 20.000 e i 35.000 uomini.
La battaglia arrestò l'avanzata ottomana in Europa almeno per 25 anni, sino alla battaglia di Vienna del 1683 ed è stata immortalata nell’arte e nella letteratura croata e ungherese.
Szigetvar è una città dell’Ungheria meridionale, non distante dal confine croato.
Nell’estate del 1566 fu teatro di una battaglia tra i Turchi Ottomani di Solimano il Magnifico, che miravano a conquistare l'Europa, e gli uomini del bano croato Nikola Šubić Zrinski, alleato dell'imperatore Massimiliano II d'Asburgo.
Zrinsky aveva raccolto una guarnigione di circa 2300 soldati croati ed ungheresi. L’armata turca era forte di 150.000 uomini e un potente parco di artiglierie.
La fortezza cadde il 7 settembre, ma il sultano non potè gioirne perché era morto il giorno prima nella sua tenda da campo, presumibilmente per un ictus.
Sebbene si sia trattato formalmente di una vittoria ottomana, i Turchi riportarono ingenti perdite, mai accertate: a fronte dell’annientamento dei difensori, essi persero tra i 20.000 e i 35.000 uomini.
La battaglia arrestò l'avanzata ottomana in Europa almeno per 25 anni, sino alla battaglia di Vienna del 1683 ed è stata immortalata nell’arte e nella letteratura croata e ungherese.