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Atlante geografico

Galata Museo del Mare
OGT
OGTD:
atlante
Autore (AUT)
AUTR:
inventore, disegnatore
AUTN:
Ortelio, Abramo
AUTA:
1527/ 1598
AUTR:
incisore
AUTN:
Hogenberg, Frans
AUTA:
1535/ 1590
Indicazioni sull'oggetto (DESO)
Raccolta di carte geografiche rilegate in un unico volume
Titolo (SGTT)
Teatro del mondo
Inventario di museo o di soprintendenza (INV)
INVN:
1970
Cronologia (DT)
DTSI:
1612
MTC
MTC:
carta- incisione
Notizie storico-critiche
Abramo Ortelio al secolo Abraham Oertel, tedesco residente ad Anversa, intraprese il commercio di carte geografiche da giovane, quando il genere iniziava a essere molto richiesto. Dapprima realizzò mappe murali colorando e montando su tela stampe acquistate durante i viaggi in Europa; poi nel 1564 il salto di qualità: una carta mondiale in 8 fogli organizzata come raccolta di lavori di cartografi diversi. Iniziava così un'attività in proprio, supportata tanto dalle sue ampie conoscenze quanto dalla collaborazione con vari colleghi stranieri.
Nel 1570 fu la volta del Theatrum Orbis Terrarum, capostipite del genere degli "atlanti". Il libro contiene 70 incisioni in rame, di cui 53 su doppia pagina; le tavole, scelte fra le più aggiornate dell'epoca, sono divise per singole nazioni, adattate allo stesso formato e inalterate laddove presente la firma dell'autore, mentre quelle di sconosciuti furono aggiornate da Ortelio secondo le informazioni a sua disposizione. II Theatrum ha conosciuto un grande successo di pubblico ed è stato riedito più volte, con diversi ampliamenti: nel 1593 contava già 137 mappe, nel 1612 — scomparso Ortelio da anni — 166, sempre rinnovate per non proporre tavole antiquate. L'interesse di Ortelio si volse spesso alla comparazione tra l'antica geografia tolemaica e quella moderna, confronto che l'avrebbe spinto a un approfondimento di tipo archeologico.