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Fuga in Egitto

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTM:
analisi stilistica,documentazione,bibliografia
AUTN:
Vassallo, Anton Maria
AUTA:
Genova 1620 ca. - Milano 1664/1672
Titolo (SGTT)
Fuga in Egitto
SGT
SGTI:
fuga in Egitto
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
PB 1973
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XVII
Cronologia (DT)
DTZS:
terzo quarto
DTM:
documentazione,bibliografia,analisi stilistica
DTSI:
1650
DTSF:
1660
MTC
MTC:
olio su tela
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto entra nelle raccolte civiche genovesi nel 1926 attraverso il legato di Enrico Lorenzo Peirano con una dubitativa attribuzione al Vassallo, che trova però conferma nello studio di Krawiets sul pittore e nella monografia di Orlando, che data l'opera agli anni della maturità dell'artista. La tela rappresenta la Sacra Famiglia durante la fuga in Egitto: Giuseppe paga il barcaiolo, mentre la Madonna, in piedi e con in braccio il Bambino, lo osserva. Precise relazioni cromatiche mettono in rapporto la figura di Maria e quelle dei due angioletti che dall'alto sembrano voler avvicinarsi al terreno: il candore del volto della Vergine e della sagoma del Bambino trovano corrispondenza in quello dei putti, così come l'abito rosso acceso e il drappo che evidenzia il volo degli amorini. Lo stesso accade con le più dimesse figure di Giuseppe e del nocchiere, i quali vestono entrambi abiti nei toni del marrone, dell'azzurro e dell'ocra. L'artista ha qui optato per una declinazione del soggetto sacro in chiave sacra, scelta che si inserisce appieno in quella poetica artistica che vuole infondere un'atmosfera di familiarità alle scene, secondo una moda locale affermatasi tra i pittori che più erano stati suggestionati dalla lezione dei maestri fiamminghi attivi a Genova.