La festa dello “sposalizio del mare” si teneva a Venezia nel
giorno dell’Ascensione sin dall’XI secolo. Ne era protagonista il Bucintoro, una
galea di rappresentanza riccamente adorna di fregi dorati. Il ponte superiore
ospitava il Doge, i nobili e gli ospiti della Serenissima, protetti da un lungo tendale.
Nel ponte inferiore stavano i rematori. A prua, all’ombra di una grande statua
della Giustizia, i trombettieri ne accompagnavano con la musica l’incedere lento
tra i canali, in mezzo a stuoli di gondole.
L’origine del nome Bucintoro è incerta. Nei secoli se ne succedettero vari esemplari.
L’ultimo venne dato alle fiamme dai soldati napoleonici nel 1798, mettendo fine
emblematicamente anche alla Repubblica veneta.
Altre localizzazioni geografico-amministrative (LA)
PRL:
sala 7
TCL:
luogo di esposizione
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
3304
INVD:
11/07/2019
DTZ
DTZG:
XIX
Cronologia (DT)
DTZS:
prima metà
Autore (AUT)
AUTN:
Bisson, Giuseppe Bernardino
AUTA:
1762-1844
ATB
ATBD:
ambito veneziano
MTC
MTC:
olio su tela
Misure (MIS)
MISU:
cm
MISA:
61
MISL:
82
MISV:
Misure cornice in cm 91/80
Stato di conservazione (STC)
Stato di conservazione (STCC):
buono
Restauri (RST)
RSTD:
2023
RSTN:
S.Meriana (CoArt)
Notizie storico-critiche (NSC)
La festa dello “sposalizio del mare” si teneva a Venezia nel
giorno dell’Ascensione sin dall’XI secolo. Ne era protagonista il Bucintoro, una
galea di rappresentanza riccamente adorna di fregi dorati. Il ponte superiore
ospitava il Doge, i nobili e gli ospiti della Serenissima, protetti da un lungo tendale.
Nel ponte inferiore stavano i rematori. A prua, all’ombra di una grande statua
della Giustizia, i trombettieri ne accompagnavano con la musica l’incedere lento
tra i canali, in mezzo a stuoli di gondole.
L’origine del nome Bucintoro è incerta. Nei secoli se ne succedettero vari esemplari.
L’ultimo venne dato alle fiamme dai soldati napoleonici nel 1798, mettendo fine
emblematicamente anche alla Repubblica veneta.