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Nozze mistiche di santa Caterina

Musei di Strada Nuova
Definizione bene (OGT)
OGTD:
dipinto
Identificazione (OGTV):
opera isolata
Autore (AUT)
AUTR:
esecutore
AUTN:
Bordon, Paris
AUTA:
1500-1571
Titolo (SGTT)
Nozze mistiche di santa Caterina
Inventario di museo o soprintendenza
INVN:
s. n.
INVC:
Musei di Strada Nuova - Palazzo Bianco
DTZ
DTZG:
XVI
Cronologia (DT)
DTSI:
1520
DTSV:
ca
DTSF:
1525
DTSL:
ca
MTC
MTC:
olio su tela
Notizie storico-critiche (NSC)
Il dipinto, collocabile negli anni Venti del Cinquecento per le assonanze riscontrate con altre opere realizzate dall'artista in quello stesso periodo, come quella di analogo soggetto conservata all'Ermitage (inv. 2019), raffigura la visione mistica avuta da santa Caterina d'Alessandria dopo la sua conversione al cristianesimo, visione nella quale Gesù Bambino, apparso in grembo alla Vergine tra angeli e santi, le infilò al dito l'anello nuziale che la fece sua sposa. Quella concepita da Bordon per quest'opera fu un'iconografia molto fortunata, che venne riproposta in almeno tre copie documentate (Treviso 2022, p. 157). Prima di pervenire alle collezioni di Palazzo Bianco grazie ad un comodato concesso dagli attuali proprietari, eredi di Giorgio Doria (1808-1878), il dipinto fu di proprietà di un altro Doria, Clemente (1666-1736), e, forse, ancora prima, di Leopoldo de' Medici (1617-1676), nella cui celebre collezione nel 1648 Carlo Rifolfi descrisse un dipinto del tutto analogo e potenzialmente identificabile con quello in esame.