Questa tela, databile agli anni giovanili del pittore, evoca uno dei sogni di Giuseppe narrati dai vangeli e dalle fonti apocrife. Si tratta dell'episodio nel quale all'ormai anziano sposo di Maria appare in sogno un angelo mandato dal Signore per confortarlo e indirizzarlo nel momento della gravidanza di Maria, totalmente inattesa e apparentemente ingiustificata. In passato sono già stati correttamente sottolineati i rapporti di quest'opera con la produzione di Bernardo Strozzi, in particolare nella conduzione della pennellata e nella tipologia fisiognomica di Giuseppe, e con quella di Giulio Cesare Procaccini, qui ravvisabili nella torsione dell'angelo e nella resa delle lame di luce della sua veste (Zennaro 2011). Proprio i due maestri di Assereto, prima Luciano Borzone e poi Andrea Ansaldo, guardarono molto ai maestri lombardi e poterono verosimilmente fare da tramite tra questi e il giovane allievo.
Un pentimento è visibile alla destra del capo di Maria, dove s'intravede appena il volto di una figura ammantata con lo sguardo rivolto verso l'angelo in volo: si tratta probabilmente di una prima idea per la stessa Maria, immaginata in un primo momento non di spalle e meno arretrata, come poi invece risulterà nella versione definitiva. (PRIARONE in Cremona 2021, p. 128)
Questa tela, databile agli anni giovanili del pittore, evoca uno dei sogni di Giuseppe narrati dai vangeli e dalle fonti apocrife. Si tratta dell'episodio nel quale all'ormai anziano sposo di Maria appare in sogno un angelo mandato dal Signore per confortarlo e indirizzarlo nel momento della gravidanza di Maria, totalmente inattesa e apparentemente ingiustificata. In passato sono già stati correttamente sottolineati i rapporti di quest'opera con la produzione di Bernardo Strozzi, in particolare nella conduzione della pennellata e nella tipologia fisiognomica di Giuseppe, e con quella di Giulio Cesare Procaccini, qui ravvisabili nella torsione dell'angelo e nella resa delle lame di luce della sua veste (Zennaro 2011). Proprio i due maestri di Assereto, prima Luciano Borzone e poi Andrea Ansaldo, guardarono molto ai maestri lombardi e poterono verosimilmente fare da tramite tra questi e il giovane allievo.
Un pentimento è visibile alla destra del capo di Maria, dove s'intravede appena il volto di una figura ammantata con lo sguardo rivolto verso l'angelo in volo: si tratta probabilmente di una prima idea per la stessa Maria, immaginata in un primo momento non di spalle e meno arretrata, come poi invece risulterà nella versione definitiva. (PRIARONE in Cremona 2021, p. 128)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
comodato
Nome (ACQN):
collezione privata
Citazione completa (BIL)
Zennaro 2011, cat. A/, p. 201; Zennaro in "Luciano Borzone 2015, pp. 24-27, cat. 5; Priarone in Cremona 2021, p. 128
Mostre (MST)
MSTT:
Orazio Gentileschi. La Fuga in Egitto e altre Storie dell'infanzia di Gesù