Il dipinto, realizzato da Alessandro Magnasco intorno al 1740, è testimone dello stile più "vibrante" dell'artista, con il quale il dato naturalistico del paesaggio e delle figure viene superato in favore di una resa pittorica sfaldata che gioca sulla luce e sul colore. La scena dipinta raffigura la nota leggenda dell'incontro avvenuto su una spiaggia tra sant'Agostino e un Bambino, mentre quest'ultimo era intento a "travasare" con un cucchiaio tutta l'acqua del mare in una piccola buca. Quando Agostino gli fa notare che si tratta di un'operazione impossibile, il Bambino gli risponde che allo stesso modo è impossibile penetrare il mistero della Trinità con la mente umana, dissuadendolo dal volerlo, superbamente e invano, comprendere fino in fondo.
Il dipinto, realizzato da Alessandro Magnasco intorno al 1740, è testimone dello stile più "vibrante" dell'artista, con il quale il dato naturalistico del paesaggio e delle figure viene superato in favore di una resa pittorica sfaldata che gioca sulla luce e sul colore. La scena dipinta raffigura la nota leggenda dell'incontro avvenuto su una spiaggia tra sant'Agostino e un Bambino, mentre quest'ultimo era intento a "travasare" con un cucchiaio tutta l'acqua del mare in una piccola buca. Quando Agostino gli fa notare che si tratta di un'operazione impossibile, il Bambino gli risponde che allo stesso modo è impossibile penetrare il mistero della Trinità con la mente umana, dissuadendolo dal volerlo, superbamente e invano, comprendere fino in fondo.
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Mila Fissone Dolci in memoria di G. Del Monte
Data acquisizione (ACQD):
1969
Citazione completa (BIL)
Geiger 1949, p. 92; Muti-De Sarno Prignano 1994, pp. 218-219; Franchini Guelfi in Milano 1996, p. 184; Gregori 1997, p. 65; Muti in Ancona 1997, pp. 132-133; Franchini Guelfi 1999, p. 63; Profumo 1999, p. 228; De Rossi 2003, p. 460; Franchini Guelfi in Parigi-Genova 2016, pp. 58-61