Genova fu uno dei centri di maggiore diffusione delle istanze post-tridentine così come vennero interpretate da artisti lombardi come il Morazzone, il Cerano e Procaccini al tempo della Milano borromaica. Anche per via del soggetto, il dipinto potrebbe essere, dunque, una delle opere eseguite dal Morazzone durante il suo ipotizzato soggiorno genovese nel 1617. Il quadro, le cui ridotte dimensioni hanno in passato fatto erroneamente pensare a un bozzetto, raffigura il corpo livido del santo disteso a terra, mentre Salomè guarda quasi estasiata la testa recisa del Battista, esibita dal carnefice, il cui corpo, con la sua possente corporatura, segna la profondità diagonale della composizione. (SERRA 2010, p. 118)
Genova fu uno dei centri di maggiore diffusione delle istanze post-tridentine così come vennero interpretate da artisti lombardi come il Morazzone, il Cerano e Procaccini al tempo della Milano borromaica. Anche per via del soggetto, il dipinto potrebbe essere, dunque, una delle opere eseguite dal Morazzone durante il suo ipotizzato soggiorno genovese nel 1617. Il quadro, le cui ridotte dimensioni hanno in passato fatto erroneamente pensare a un bozzetto, raffigura il corpo livido del santo disteso a terra, mentre Salomè guarda quasi estasiata la testa recisa del Battista, esibita dal carnefice, il cui corpo, con la sua possente corporatura, segna la profondità diagonale della composizione. (SERRA 2010, p. 118)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
Provenienza
Nome (ACQN):
Ospedale di San Martino, Genova
Data acquisizione (ACQD):
1989
Citazione completa (BIL)
Cappellini 1934, p. 23; Cappellini 1937, p. 19; Lucattini 1962, p. 36; Lucattini 1975, p. 28; Borzone 1979, p. 8; Di Fabio 1992, p. 71; Genova 1992, pp. 30-34