Il foglio riporta lo schizzo di un angelo annunciante che regge la veste nella mano sinistra, mentre la destra appare mancante.
DES
DESS:
figure: angelo
Titolo (SGTT)
Angelo annunciante/Madonna annunciata
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 6880
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XIX
DTSI:
1807
DTSF:
1885
MTC
MTC:
inchiostro e matita su carta
Notizie storico-critiche (NSC)
Dopo Raffaele Soprani e Carlo Giuseppe Ratti, i "padri nobili" sei-settecenteschi della storiografia artistica in Liguria, Federigo Alizeri e Luigi Tomaso Belgrano ne furono i rifondatori. Con loro, Santo Varni: l'analista più sensibile dei dati dello stile, il più dotato per leggere quella produzione artistica medievale che era per molti, allora, un libro chiuso.
Scultore di fama, "archeologo", consigliere di collezionisti e, in proprio, raccoglitore di reperti medievali e di manufatti negletti da una cultura ufficiale più attenta alle "arti del disegno" che a quelle dette "minori". Si appassionò al Medioevo e partecipò, in un quadro storico difficile, al dibattito sulla tutela e il restauro dei "Monumenti Patrii", in rapporto coi maggiori esperti e studiosi locali e italiani, tra cui in primo luogo d'Andrade, attento agli apporti bibliografici più nuovi e specialistici. Predisposto dalla sua formazione e professione di artista e guardando a chi (Seroux d'Agincourt, Cicognara, Lasinio) aveva riservato speciale attenzione all'impiego dell'immagine per illustrare il discorso storico-artistico e consentire il paragone visivo delle iconografie e degli stili (Di Fabio in Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 52-58).
Il foglio riporta lo schizzo di un angelo annunciante che regge la veste nella mano sinistra, mentre la destra appare mancante.
DES
DESS:
figure: angelo
Iscrizioni (ISR)
ISRC:
descrittiva
ISRL:
italiano
ISRS:
a inchiostro
ISRT:
corsivo
ISRP:
a destra della figura
ISRA:
Varni, Santo
ISRI:
Esistenti nel portico/ dell'Accademia/ di Carrara/ una volta in/ Duomo
Notizie storico-critiche (NSC)
Dopo Raffaele Soprani e Carlo Giuseppe Ratti, i "padri nobili" sei-settecenteschi della storiografia artistica in Liguria, Federigo Alizeri e Luigi Tomaso Belgrano ne furono i rifondatori. Con loro, Santo Varni: l'analista più sensibile dei dati dello stile, il più dotato per leggere quella produzione artistica medievale che era per molti, allora, un libro chiuso.
Scultore di fama, "archeologo", consigliere di collezionisti e, in proprio, raccoglitore di reperti medievali e di manufatti negletti da una cultura ufficiale più attenta alle "arti del disegno" che a quelle dette "minori". Si appassionò al Medioevo e partecipò, in un quadro storico difficile, al dibattito sulla tutela e il restauro dei "Monumenti Patrii", in rapporto coi maggiori esperti e studiosi locali e italiani, tra cui in primo luogo d'Andrade, attento agli apporti bibliografici più nuovi e specialistici. Predisposto dalla sua formazione e professione di artista e guardando a chi (Seroux d'Agincourt, Cicognara, Lasinio) aveva riservato speciale attenzione all'impiego dell'immagine per illustrare il discorso storico-artistico e consentire il paragone visivo delle iconografie e degli stili (Di Fabio in Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 52-58).
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Marco Fabio Apolloni
Data acquisizione (ACQD):
2010
Citazione completa (BIL)
Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 52-58