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Progetto per acroterio con palmetta, maschera e voluta fogliacea

Musei di Strada Nuova
Autore (AUT)
AUTR:
disegnatore
AUTN:
Varni, Santo
AUTA:
1807-1885
Inventario di museo o soprintendenza (INV)
INVN:
D 6888
INVC:
Gabinetto disegni e stampe di Palazzo Rosso
Cronologia (DT)
DTZG:
XIX
DTSI:
1807
DTSF:
1885
MTC
MTC:
cartoncino
MTC:
inchiostro bruno
Notizie storico-critiche (NSC)
Gran parte dell’attività di Varni scultore fu dedicata a realizzare monumenti funerari, soprattutto per Genova, ma non solo, in una prima fase destinati ad alcune chiese predilette come luogo di sepoltura dalle grandi famiglie (in prevalenza la SS. Concezione) e successivamente, dal 1851, con l’apertura del Cimitero di Staglieno, principalmente a quella necropoli, grande cantiere della scultura ligure nel quale avrebbe anzi svolto un ruolo di riferimento fondamentale per gli allievi. E' quindi evidente come, per far fronte all’eccezionale opportunità di lavoro che l’apertura della necropoli genovese aveva reso possibile, l’artista avesse costruito una sorta di repertorio di immagini, ricco di temi, allegorie e simboli, da cui attingere, diversificando le soluzioni proposte a seconda delle richieste (“ha per tutti un pensiero affettuoso, un’immagine degna, una scena eloquente”, scrisse del resto Alizeri), pur senza rinunciare, soprattutto di fronte a maggiori disponibilità di spesa, a curare direttamente dettagli ed elementi d’ornato, come efficacemente rivela il disegno relativo ad un acroterio. (Olcese Spingardi in Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 30-33)