Gran parte dell’attività di Varni scultore fu dedicata a realizzare monumenti funerari, soprattutto per Genova, ma non solo, in una prima fase destinati ad alcune chiese predilette come luogo di sepoltura dalle grandi famiglie (in prevalenza la SS. Concezione) e successivamente, dal 1851, con l’apertura del Cimitero di Staglieno, principalmente a quella necropoli, grande cantiere della scultura ligure nel quale avrebbe anzi svolto un ruolo di riferimento fondamentale per gli allievi.
E' quindi evidente come, per far fronte all’eccezionale opportunità di lavoro che l’apertura della necropoli genovese aveva reso possibile, l’artista avesse costruito una sorta di repertorio di immagini, ricco di temi, allegorie e simboli, da cui attingere, diversificando le soluzioni proposte a seconda delle richieste (“ha per tutti un pensiero affettuoso, un’immagine degna, una scena eloquente”, scrisse del resto Alizeri), pur senza rinunciare, soprattutto di fronte a maggiori disponibilità di spesa, a curare direttamente dettagli ed elementi d’ornato, come efficacemente rivela il disegno relativo ad un acroterio. (Olcese Spingardi in Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 30-33)
Gran parte dell’attività di Varni scultore fu dedicata a realizzare monumenti funerari, soprattutto per Genova, ma non solo, in una prima fase destinati ad alcune chiese predilette come luogo di sepoltura dalle grandi famiglie (in prevalenza la SS. Concezione) e successivamente, dal 1851, con l’apertura del Cimitero di Staglieno, principalmente a quella necropoli, grande cantiere della scultura ligure nel quale avrebbe anzi svolto un ruolo di riferimento fondamentale per gli allievi.
E' quindi evidente come, per far fronte all’eccezionale opportunità di lavoro che l’apertura della necropoli genovese aveva reso possibile, l’artista avesse costruito una sorta di repertorio di immagini, ricco di temi, allegorie e simboli, da cui attingere, diversificando le soluzioni proposte a seconda delle richieste (“ha per tutti un pensiero affettuoso, un’immagine degna, una scena eloquente”, scrisse del resto Alizeri), pur senza rinunciare, soprattutto di fronte a maggiori disponibilità di spesa, a curare direttamente dettagli ed elementi d’ornato, come efficacemente rivela il disegno relativo ad un acroterio. (Olcese Spingardi in Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 30-33)
Acquisizione (ACQ)
ACQT:
donazione
Nome (ACQN):
Marco Fabio Apolloni
Data acquisizione (ACQD):
2010
Citazione completa (BIL)
Boccardo, Olcese Spingardi, Priarone 2011, pp. 30-33